Graduatorie degli idonei ad esaurimento: fattibili o solo un’illusione?
La trasformazione degli elenchi degli idonei in graduatorie ad esaurimento è stata una proposta elettorale dell’ultima ora da parte di Mario Pittoni (Lega), rivolta ad alcune migliaia di candidati non risultati vincitori nei concorsi ordinari. “Almeno gli insegnanti che hanno superato le prove dei concorsi ordinari per infanzia, primaria e secondaria (che non presentano controindicazioni) è giusto, oltre che utile, possano contare su graduatorie di merito ad esaurimento per la stabilizzazione”. Per chiarezza, va detto che la proposta non è contenuta nel programma elettorale del Carroccio. Ammesso che non rimanga una promessa elettorale, cerchiamo di capirne la portata a cominciare dai tempi necessari per esaurire le graduatorie degli idonei.
Il concorso ordinario della secondaria ha approvato per il momento circa 600 delle 1.453 graduatorie attese e non si presta molto, per il momento, ad una valutazione esaustiva sull’applicazione della proposta Pittoni, in considerazione anche della numerosità delle classi di concorso (132), distribuite in modo differenziato in tutte le regioni italiane. Meritano, invece, attenzione i concorsi ordinari di infanzia e primaria banditi nel 2020 e tutti conclusi con un considerevole numero di idonei.
Per una previsione dei tempi di assorbimento di tutti i 6.439 idonei del concorso di infanzia per la loro immissione in ruolo si può stimare che si renda disponibile ogni anno la stessa quantità di posti del concorso appena concluso. In tale caso, per assorbire tutti gli idonei in Abruzzo occorrerebbero 20 anni (501 idonei per 25 posti), in Sardegna 14 anni (127 idonei per 9 posti), in Umbria 10 anni (324 idonei per 31 posti).
Applicando lo stesso criterio anche agli idonei del concorso di primaria la stima dei tempi di assorbimento degli 816 idonei di Puglia per 84 posti sarebbe di dieci anni; sarebbe di 5 anni per Abruzzo (374 idonei per 73 posti), Marche (579 per 120) e Umbria (403 per 88).
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