Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Goisis (Lega): ”Tetto agli stranieri giusto, ma servirebbero le classi ponte”

Turco (Pd): "Giusta la preoccupazione di evitare le classi ghetto, ma tutto è lasciato alla buona volontà degli insegnanti"

Il tetto alla presenza di stranieri nelle classi trova il consenso della deputata leghista Paola Goisis, che resta però convinta che per insegnare al meglio l’italiano a chi viene da fuori “servirebbero delle classi ponte“: “L’idea di un tetto alla presenza di alunni stranieri faceva già parte della nostra proposta. È una scelta di buona logica quella fatta dal ministro – continua la parlamentare del Carroccio -. Se ci si ragiona, si capisce subito che la presenza in aula di bambini che parlano poco l’italiano non fa che rallentare la didattica e il processo di formazione. In molte scuole del Veneto questo tetto è già una realtà. Procedendo con il buonsenso si trovano le giuste soluzioni”.

Comunque la novità per la leghista rappresenta “un passo avanti che non è ancora sufficiente. È inevitabile che anche con il 30% di stranieri ci saranno ancora rallentamenti nella didattica. In una classe di 25 alunni, già con 2-3 immigrati si riscontrano difficoltà se non parlano bene l’italiano. Per questo avevamo lanciato le classi ponte – insiste la Goisis – è giusto che prima si impari bene la lingua“.

Dalla parte dell’opposizione, a commentare il provvedimento interviene la capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali della Camera, Livia Turco, secondo la quale “è giusta la preoccupazione di evitare classi ghetto e porsi il problema della sostenibilità della presenza dei bambini stranieri al fine di garantire un progetto educativo adeguato per tutti. Il tetto del 30 per cento non risolve però il problema, bisogna che le scuole italiane e gli insegnanti siano sostenuti concretamente con finanziamenti straordinari per corsi di lingua e cultura italiana così come nel rapporto con le famiglie immigrate per far diventare la scuola italiana una scuola veramente interculturale. Su questi temi, purtroppo, non c’è alcuna misura da parte del governo, tutto è lasciato al ”fai da te’ e alla buona volontà degli insegnanti, che è straordinaria, ma purtroppo non è sufficiente“.

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