Gli educatori agiscano contro la guerra

La presidenza maestri cattolici ha appena prodotto una lettera documento contro la guerra in Medio Oriente. “La guerra c’è, piaccia o no; ed anche le vite spezzate: sono persone e non immagini virtuali quelle “sagome” che cadono sotto luci che paiono sadici fuochi d’artificio. – recita il testo – Possiamo rifugiarci nel dire: ma noi cosa possiamo fare? Una maniera per giustificare la nostra indifferenza. Certo non tocca a noi, semplici cittadini, attivare le vie della diplomazia per trovare soluzioni più umane, ma a ciascuno di noi resta il compito di non farci catturare nella logica dell’”è inevitabile”.

Credere nella migliorabilità delle situazioni è un dovere di cittadini e ancor più di educatori. Il pensiero corre ai tanti bambini coinvolti in quelle azioni drammatiche, a quei bambini a cui improvvisamente viene negato il futuro, a quei bambini che pur avendo un futuro porteranno dentro di loro segni non visibili, mutilazioni psicologiche, sfiducia in coloro che, per legge naturale, avrebbero avuto il compito di proteggerli.

E ci riguarda come credenti, chiamati a farci costruttori di pace. Per noi la pace non può essere utopia o miraggio, ma traguardo da cercare, volere, costruire con perseveranza, tenacia, giorno dopo giorno.