Gilda insegnanti: silenzio assordante del Governo

Il Governo apra finalmente il dialogo sulle rivendicazioni contenute nella piattaforma unitaria elaborata da tutti i sindacati della scuola, oppure saremo costretti a programmare altre forme di protesta“. È quanto ha dichiarato oggi il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, denunciando “l’assordante silenzio” di Palazzo Chigi dopo lo sciopero dello scorso 30 ottobre.

Di fronte a una manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di docenti e famiglie scesi in piazza per protestare contro i brutali tagli al sistema dell’istruzion” – afferma Di Meglio – “il Governo ha soltanto tentato, inutilmente, di ridimensionarne la portata, senza mostrare alcuna volontà di confronto con i sindacati.

Una chiusura resa ancora più grave, secondo la Gilda, dal fatto che il Governo “sta facendo marcia indietro sulla riforma universitaria e sulla norma del decreto legge 154 che prevede il commissariamento per le Regioni inadempienti rispetto al piano di ridimensionamento degli istituti scolastici“. Sulla scuola invece (maestro unico a 24 ore, piano programmatico, contratto, precariato ecc.) silenzio assoluto. A cui non si può che rispondere, secondo il sindacato, con il lancio di nuove iniziative di protesta.