Giannini: Da settembre inizierà l’autovalutazione delle scuole

Il ministro si dichiara anche favorevole a una soluzione per i 'quota 96' e spiega che interventi sull'orario degli insegnanti non sono 'in agenda'

Da settembre inizierà sistematicamente il processo di autovalutazione delle scuole. Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in occasione della presentazione del rapporto Invalsi.

Il test Invalsi serve – completato da altri strumenti come l’autovalutazione (da settembre il regolamento sarà applicato in tutte le scuole) e grazie a un sistema di ispezione – a dare a noi che abbiamo una responsabilità politica – ha spiegato – una solida base di partenza per capire i punti di debolezza e di forza del sistema di istruzione in modo da mettere in campo interventi per superare i primi e valorizzare i secondi“. Il ministro ha aggiunto che sul terzo pilastro che reggerà il sistema di valutazione, quello dell’ispezione, “si sta lavorando. Bisognerà capire quante risorse il Governo potrà mettere“.

Stefania Giannini ha quindi osservato che se avesse avuto la possibilità di scegliere avrebbe invertito il processo: prima formare rigorosamente gli insegnanti su questo capitolo e poi far partire l’Invalsi. “Ma nella legge delega ci sarà una riflessione su questo tema, lavoreremo anche sulla formazione degli insegnanti che deve includere la valutazione ossia la capacità da parte loro di tradurre gli esiti della valutazione in una rivisitazione della didattica“.  

Durante la presentazione del rapporto, il ministro ha anche detto che una soluzione per l’annosa vicenda ‘quota 96’ potrebbe essere inclusa nel decreto legge che accoglierà una parte del pacchetto scuola sul quale da settimane lavora il ministero dell’Istruzione: “Non abbiamo un calendario già fissato. Il nostro obiettivo ora  è sui contenuti di urgenza. Vogliamo metterli in un decreto legge e poi fare una riflessione più ampia su altri temi come, ad esempio, la formazione degli insegnanti“.

Tra le questioni urgenti – ha spiegato il ministro – c’è la semplificazione del sistema di reclutamento universitario (quello su cui abbiamo fatto la proroga), c’è, per me almeno, ‘Quota 96’ che è un altro capitolo che risolve un problema e apre un’opportunità per 4.000 giovani che possono essere assunti, il tema del miglioramento dell’offerta formativa e c’è il capitolo Invalsi e altre questioni che riguardano la scuola e che devono essere messe su un binario di maggiore rapidità. Poi ci sarà tutta una grande riflessione su valutazione, miglioramento, premialità degli insegnanti che necessariamente devono avere un  tempo più lungo, ma non ci sono date fissate“.

Infine, commento tranchant del ministro sull’ipotesi di interventi sull’orario degli insegnanti, al centro di polemiche in questi giorni. “Non è un tema in agenda” ha detto Stefania Giannini.