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“Sapete quanto ci costerà introdurre la storia dell’arte in tutti i livelli dei licei, nel biennio e nel triennio, negli istitituti di scienze umane e negli istituti turistici? Costerà più o meno 25 milioni di euro. E sapete qual è il budget del ministero: 51 miliardi di euro. Ce la faremo? Sì, ce la dobbiamo fare“. È quanto ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in occasione degli ‘Stati generali della cultura’, promossi dal Sole24 Ore in collaborazione con la Fondazione Roma.

“Ho fatto un po’ di conti, la storia dell’arte oggi non solo è una cenerentola – ha sottolineato il ministro – ma è una materia accessoria. Deve tornare ad essere una materia strutturale perché non è pensabile che solo chi sceglie il classico, o nasce in una famiglia in cui c’è una bella biblioteca, possa arrivare ad avere da adulto una sensibilità per l’arte“.

Non sappiamo con quali criteri il ministro abbia stimato i costi dell’operazione, che comunque sarebbero aggiuntivi rispetto al budget attuale. Il che lascia supporre che il monte ore settimanale/annuale dei percorsi di studio citati sarebbe aumentato: la storia dell’arte semplicemente si aggiungerebbe alle altre materie, aumentando la frammentazione del quadro disciplinare e il carico di studio degli studenti.

Meglio sarebbe ripensare i piani di studio, inserendo sì storia dell’arte (magari non con una sola ora settimanale), ma dicendo anche quali altre materie debbano essere eliminate o ridimensionate.