Gelmini: pronti gli organici

Nuove rassicurazioni al mondo della scuola vengono dal ministro Gelmini, dopo le risposte date al question time di ieri, in due interviste pubblicate oggi. 

Il tempo pieno verrà almeno confermato nelle scuole elementari dove già è  praticato. Gli  organici sono stati già fissati per consentire 27 ore a settimana nella prima classe e 30 dalla seconda alla quinta della scuola  primaria. A breve verrà emanato il regolamento che delega all’autonomia degli istituti, cioè ai consigli di classe, la  decisione di sanzionare con il 5 in condotta e quindi bocciare gli studenti che si sono resi responsabili di atti gravi a scuola. I soldi per i corsi di recupero ci sono: quasi 250 milioni di euro, una  dotazione alle scuole più o meno uguale a quella dei due anni  trascorsi“.

E’ quanto dichiara il ministro a ‘la Repubblica’: “Le famiglie stiano tranquille – aggiunge – abbiamo  concordato con Tremonti gli organici che assicureranno le 27 ore a  settimana nella prima elementare e le 30 per i restanti quattro anni“.

Quanto al 5 in condotta, Gelmini sottolinea che “da troppo tempo i  comportamenti degli alunni sono considerati secondari. E’ giunto il  momento di ridare dignità alla scuola e ai docenti, coinvolgendo le famiglie – prosegue – Ma voglio ribadire che il compito spetta alle singole scuole, alla loro autonoma decisione. Sarà il Consiglio di classe a valutare, oltre ai livelli di apprendimento, anche il rispetto delle regole di convivenza dello studente“.

Nell’altra intervista, rilasciata al ‘Mattino’, il ministro sottolinea che alle scuole del Sud “sono destinati circa 2 miliardi di euro dei Fondi strutturali europei per il periodo 2007/2013. Con questi fondi puntiamo a migliorare il sistema scolastico del Mezzogiorno, ad assicurare la  sicurezza degli edifici scolastici, a ridurre la dispersione  scolastica, ad aumentare le dotazioni informatiche per le scuole, a  sviluppare l’educazione degli adulti e a favorire il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, così come previsto dalla strategia di  Lisbona“.