Sul caso Pisacane arriva lo stop del ministro.

Mariastella Gelmini dice no al cambio di denominazione per la scuola Carlo Pisacane di Roma dove preside e docenti hanno deciso di mutare l’intitolazione dell’istituto, dedicandolo ad un pedagogista giapponese, a causa dell’altissima presenza di stranieri.

E il titolare dell’Istruzione spiega tutto così: “Non condivido il cambio di intitolazione: l’integrazione non si fa in questo modo, dimenticando una figura importante per la storia italiana come quella di Pisacane“.

Sull’argomento interviene oggi l’editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia (L’integrazione non si fa così), che scorge nell’episodio il sintomo del cedimento del nostro Paese alle “mitologie internazional-mondialiste“, a scapito del consolidamento dell’identità nazionale. Per integrare gli stranieri si dovrebbe invece concedere loro con maggiore larghezza la cittadinanza italiana e “farli partecipi della nostra lingua, della nostra storia, della nostra cultura: principalmente nella scuola, che di tutto ciò deve, o meglio dovrebbe essere, simbolo operante“.

Parole con le quali il ministro Gelmini si è dichiarata totalmente d’accordo: l’articolo di Galli della Loggia, ha detto, “esprime il mio pensiero”.