Gelmini: chiudiamo le Ssis e diamo autonomia alle scuole

Nell’intervista al “Corriere della Sera” di oggi, Mariastella Gelmini conferma la chiusura delle Ssis (Scuole di Specializzazione all’Insegnamento Secondario), dopo 10 anni di funzionamento. A rendere necessario il provvedimento, ci sono ragioni di onestà e trasparenza: “Dopo il blocco delle graduatorie permanenti, avvenuto con la finanziaria 2007, non ci sono più sbocchi professionali per quanti si iscrivono a queste scuole”.

Gli ultimi frequentatori delle Ssis saranno perciò quelli del IX ciclo: a loro “permetteremo di completare il corso e nel frattempo ci daremo da fare per regolamentare la formazione dei docenti”. Il meccanismo delle Ssis deve diventare più pratico. L’ipotesi è quella di “introdurre un periodo di prova di almeno un anno per chi, dopo la laurea, intende insegnare”, fiancheggiando magari docenti esperti.

L’intervista si chiude, tornando sul tema dell’autonomia scolastica e dell’eventuale abolizione delle circolari: “Il ministero deve dimagrire, deve ridurre i suoi interventi”. Ad esso spetta stabilire gli standard di qualità validi per tutte le scuole, ed esercitare un controllo e una valutazione “dei risultati dell’apprendimento e dell’attività dei docenti e dei dirigenti scolastici”.

Le competenze organizzative devono essere trasferite invece ai presidi, che devono assolvere il loro compito di dirigenti. Non insegnanti, né burocrati, ma dirigenti “con responsabilità di gestione, di contabilità e di risultati”.