Gb, arrivano i primi studenti ‘mediatori’

Possono i ragazzi aiutare i coetanei a risolvere questioni e dispute sorte in classe? Possono assumere il ruolo di mediatore che, culturalmente, è sempre stato assegnato agli adulti? In Gran Bretagna, grazie ad un progetto pilota predisposto nel 2000 ed attivato da qualche mese in alcune scuole primarie, si sta provando a non far intervenire i docenti per dirimere i conflitti sorti tra gli studenti, ma a lasciare che siano loro stessi a porre in atto strategie di pacificazione.

 

Gruppi di 20-24 alunni per ciascuna scuola sono stati sottoposti a corsi di formazione intensivi, basati sulla conoscenza delle tecniche di comunicazione, di cooperazione, di negoziazione e risoluzione di conflitti. Questi ragazzi, facilmente individuabili dai compagni perché forniti di fasce di riconoscimento colorate, intervengono quando si evidenziano conflitti tra studenti, invitando i “contendenti” a seguirli nella stanza di mediazione, dove cercano di risolvere pacificamente i loro problemi.

 

I professori, che supervisionano a distanza tutte le attività di mediazione dei ragazzi, si mostrano favorevoli al progetto: è il primo passo per lo sviluppo di una concezione di vita che porta all’ascolto dei differenti punti di vista e all’acquisizione di autocontrollo ed imparzialità.