Frase choc di un’insegnante alla classe: ‘Le donne andrebbero sterminate tutte, non valgono niente’

Le donne andrebbero sterminate tutte, non valgono niente“. Frase da bar pronunciata da qualche misero maschilista? Non proprio. Secondo quanto riporta Il Giornale, a dichiararlo sarebbe stata un’insegnante, donna anche lei, alla presenza di tutta la sua classe e, fatto ancora più grave, di una sua studentessa la cui mamma sarebbe morta nel 2016 dopo una scomparsa in circostanze mai chiarite. La docente è stata denunciata dai legali della famiglia di Maria Chindamo, madre della studentessa scomparsa appunto il 6 maggio 2016 a Limbadi, nel Vibonese, e su cui si indaga ancora per sequestro di persona, occultamento di cadavere e omicidio.

La frase choc dell’insegnante sarebbe stata pronunciata in un’occasione quanto mai singolare, quella dell’ultima Festa della Donna, quando la studentessa in questione avrebbe chiesto alla prof di storia di permettere a lei e ai compagni la visione di un film sulla figura della donna, come autorizzato con apposita circolare dalla dirigente scolastica. Una richiesta “legittima e garbata” – sottolineano i legali – a cui “in modo tanto inatteso, quanto sconcertante”, la docente avrebbe pronunciato la frase: “Le donne andrebbero tutte sterminate, perché non valgono niente“. A quel punto la studentessa avrebbe replicato con un sorriso di disappunto. “Tu sempre con questo sorriso… Ti dovrebbero fare ministro dell’allegria!“, avrebbe risposto ancora la professoressa.

La ragazza avrebbe quindi raccontato la vicenda allo zio che si sarebbe poi lamentato con la dirigente scolastica dell’istituto frequentato dalla studentessa. Richiamata, la professoressa non avrebbe capito il perché di tanto rumore per quella frase su cui lei, ancora oggi, si trova d’accordo. Secondo i legali della famiglia Chindamo, sarà compito della Procura accertare la sussistenza di profili di responsabilità penale per la condotta tenuta dalla professoressa.