Forza Italia: ora la sinistra ridiventa statalista

Secondo Gianni Varani, consigliere regionale di Forza Italia in Emilia Romagna, “era prevedibile che Mariangela Bastico, indossata la casacca nazionale di viceministro all’istruzione, si convertisse sulla via di Roma. Da paladina regionalista anti Morattiana ad ambasciatrice del più stato meno regione e del basta con la cattiva deregulation regionalista“.
Per la verità il secco giudizio del consigliere Varani appare poco giustificato, perché il viceministro Bastico, come d’altra parte anche il ministro Fioroni, si è finora attenuta ad una linea di estrema cautela, annunciando (lo ha fatto in occasione del congresso della UIL scuola) che il governo, “prima di assumere decisioni, intende consultare i rappresentanti del mondo della scuola ed in particolare i sindacati“.
Quanto al rapporto centro-periferia la Bastico si è limitata ad osservare che un sistema così complesso come quello della scuola “ha molto bisogno di un radicamento territoriale, perché oggi pensare di governare un sistema di soggetti autonomi come le scuole soltanto dal livello nazionale è assolutamente impossibile e rischia di fare decadere la capacità di relazione e programmazione“.
Ci sembra una posizione equilibrata, che prelude alla non facile ricerca di soluzioni politiche, istituzionali e di progettazione curricolare da condividere tra lo Stato e le Regioni.