Fondo merito: polemica Flc Cgil-Forza Italia

Il fondo sul merito è “fallito” e dunque per la scuola occorre ”aumentare le risorse per sostenere un welfare studentesco incardinato su una legge quadro nazionale sul diritto alla studio”. Lo dichiara in una nota Mimmo Pantaleo, segretario della Flc Cgil.

Come evidenziato anche dalla Corte dei Conti il fondo sul merito è fallito. Bisogna cambiare pagina rispetto alle controriforme epocali della Gelmini. È  ora di cancellare definitivamente quella misura – sottolinea il sindacalista – e aumentare le risorse per sostenere un welfare studentesco incardinato su una legge quadro nazionale sul diritto alla studio, che garantisca la gratuità per tutto il percorso di studio obbligatorio con contribuzioni legate all’effettivo reddito e borse di studio per l’accesso alle università, in aggiunta a servizi che sostengano la mobilità, gli alloggi, l’accesso a occasioni culturali e formative. Su questa proposta chiediamo alla ministra Carrozza e alle forze politiche di aprire una larga consultazione per dotare finalmente il Paese di una legge che garantisca a tutti l’accesso ai saperi”.

Del tutto negativa la risposta di Elena Centemero, responsabile Scuola e Università di ‘Forza Italia’. ”Non c’è niente da fare”, scrive la parlamentare in una nota, “la CGIL resta ideologicamente allergica a valorizzare le risorse migliori del Paese, anche nel campo della scuola. Il tema del diritto allo studio, su cui torna oggi, non può  essere separato dalla previsione di meccanismi premiali per gli studenti capaci e meritevoli, un principio costituzionale che abbiamo fatto nostro e sostenuto attraverso il Fondo per il merito. Peccato che i sindacati abbiano voluto utilizzarlo per altri scopi. Noi continuiamo a credere che merito ed equità (concetto ben diverso da quello di livellamento) siano la stessa faccia di un’unica medaglia, che riconosce e valorizza le energie migliori del Paese”.