Fondo Espero: approfondimento sul fondo di previdenza complementare dei dipendenti della scuola

A seguito delle modifiche normative del nostro sistema pensionistico, introdotte a partire dagli inizi degli anni Novanta, l’importo della pensione risulterà nettamente ridimensionato rispetto al passato. Secondo stime della Ragioneria Generale dello Stato e dell’Inps, l’ammontare dell’assegno pensionistico potrà variare dal 50% al 70% dell’ultimo stipendio percepito. È questa la ragione principale per cui l’Amministrazione (MIUR) e le Organizzazioni sindacali più rappresentative hanno istituito il Fondo Scuola Espero, il fondo pensione negoziale rivolto a tutti i dipendenti della scuola.

Espero è stato costituito nell’ambito del contratto nazionale di categoria del Comparto Scuola. È, quindi, un diritto contrattuale. L’adesione al Fondo consente di affiancare alla pensione pubblica, erogata dall’INPS, la pensione complementare.

La Legge di Bilancio per il 2018 ha riservato grande attenzione alla previdenza complementare. Per i dipendenti pubblici, l’adesione al proprio fondo di categoria è diventata ancora più vantaggiosa rispetto al passato. 

In particolare:

– Si applicherà ai pubblici dipendenti la normativa relativa alla deducibilità dei contributi versati alle forme di previdenza complementare nella misura massima di euro 5.164,57 (limite di maggior favore rispetto a quello originariamente previsto). Inoltre, sarà adottata la tassazione agevolata delle prestazioni: una tassazione a titolo di imposta che varierà dal 15% al 9% in base al numero di anni di iscrizione a forme di previdenza complementare.

– La stessa Legge di Stabilità ha inoltre previsto che, per il personale assunto successivamente alla data del 1° gennaio 2019, le parti istitutive dei fondi di previdenza complementare del pubblico impiego potranno regolamentare le modalità di adesione anche mediante forme di silenzio assenso. Tali modalità dovranno garantire la piena e diffusa informazione, secondo le direttive della Covip.

– La Legge di Bilancio 2018 è intervenuta, infine, sulla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, rendendola strutturale. Si prevede la possibilità che le prestazioni delle forme pensionistiche siano erogate (totalmente o parzialmente) sotto forma di RITA:

  • ai lavoratori che cessino l’attività lavorativa e maturino l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i cinque anni successivi, e che abbiano maturato alla data di presentazione della domanda di accesso alla rendita integrativa un requisito contributivo complessivo di almeno venti anni nei regimi obbligatori di appartenenza;
  • ai lavoratori che risultino inoccupati per un periodo di tempo superiore a ventiquattro mesi e che maturino l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i dieci anni successivi.

Fondo Espero è il Fondo pensione rivolto ai dipendenti della scuola che vogliono costruire una pensione complementare, attraverso versamenti personali e il contributo del datore di lavoro.

È importante sapere che l’iscrizione al Fondo determina l’obbligo per il datore di lavoro di versare il contributo aggiuntivo pari all’1% della retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR. Questo contributo spetta solo a chi si iscrive ed è, chiaramente, un beneficio poiché, con l’adesione, raddoppierà la quota destinata all’accantonamento.

Facciamo un semplice esempio per un dipendente che percepisce un reddito lordo annuo di euro 25.000:

Versamenti a carico del lavoratore

Euro 250

Versamenti a carico del datore di lavoro

Euro 250

+ rendimenti derivanti dalla gestione finanziaria

 

Versando una quota annua a carico del lavoratore pari a euro 250, si riuscirà ad ottenere ben 500 euro e, in aggiunta, i rendimenti derivanti dall’investimento effettuato!

Aderire alla previdenza complementare significa accantonare regolarmente una parte dei propri risparmi durante la vita lavorativa al fine di ottenere una pensione che si aggiunge a quella corrisposta dalla previdenza obbligatoria.

La previdenza complementare rappresenta, inoltre, un’opportunità di risparmio a cui lo Stato riconosce importanti agevolazioni fiscali di cui altre forme di risparmio non beneficiano.

Se si aderisce già a un’altra forma di investimento, l’iscrizione al Fondo Espero può rappresentare un investimento aggiuntivo: infatti il versamento di un contributo minimo consente al lavoratore di non rinunciare ai contributi versati dall’Amministrazione e a tutti i benefici che ne derivano!

Prima di decidere, è necessario informarsi per essere pienamente consapevoli che la propria scelta sia la migliore. Scegliere oggi per una vecchiaia serena!

Per tutte le informazioni necessarie è possibile consultare il sito del Fondo www.fondoespero.it