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Fini: Cittadinanza ai minori stranieri dopo un ciclo scolastico

Intervistato dal Sky TG24 su questioni che riguardano gli stranieri in Italia, il presidente della Camera, Gianfranco Fini (che con Bossi ha predisposto e fatto approvare alcuni anni fa la legge sui clandestini che porta il loro nome), ha fornito alcune precisazioni e formulato una proposta.

Per il recente episodio che ha visto il suo partito alla Camera approvare alcuni emendamenti sul trattato Italia-Libia insieme all’opposizione, Fini ha precisato di “essere dispiaciuto che qualcuno abbia detto che vogliamo fare arrivare i barconi con i clandestini”.

La sua proposta riguarda la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana.

Preliminarmente Fini ha detto no allo jus soli, cioè al diritto di cittadinanza acquisito per nascita (come recentemente ha proposto al congresso della Cgil, Guglielmo Epifani) che, se introdotto in Italia, consentirebbe agli oltre 570 mila stranieri di seconda generazione (nati in Italia) di ottenere immediatamente la cittadinanza italiana.

Fini propone invece che i ragazzi stranieri che risiedono in Italia e che hanno concluso un ciclo scolastico possono chiedere la cittadinanza italiana anche se non hanno raggiunto la maggiore età. Non ha precisato esattamente cosa intenda per ciclo scolastico, ma si può pensare, con riferimento alla condizione di minore età dello studente straniero richiedente, che si riferisca al primo ciclo scolastico. Basterebbe quindi la residenza in Italia e il conseguimento della licenza media per chiedere di diventare italiano.

Sulla proposta del presidente della Camera lo stesso sito di Sky ha effettuato tra i telespettatori il sondaggio che ha dato il seguente risultato: non d’accordo il 46%, d’accordo con la proposta di ottenere la cittadinanza italiana prima dei 18 anni, se residente in Italia e con un ciclo scolastico concluso, il 54%.

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