Finanziaria e obbligo scolastico

In attesa che il nuovo diritto-dovere all’istruzione fino a 18 anni sia regolamentato con i decreti attuativi previsti dalla legge di delega, la Finanziaria 2004 dispone che “gli alunni iscritti alla prima classe delle scuole secondarie superiori statali continuano ad essere esentati dal pagamento delle tasse scolastiche”.
L’esenzione dalle tasse è un intervento che cerca di rimediare a quello che anche all’interno della maggioranza qualcuno chiama l’autogol dell’abrogazione della legge 9/1999, stabilita con la legge 53/2003.
La legge n. 9 aveva disposto già dal 99/2000 l’innalzamento di un anno dell’obbligo scolastico, “costringendo” migliaia di studenti ad iscriversi, dopo la licenza media, alla prima superiore. Quell’obbligo aveva comportato, tra l’altro, l’esenzione dal pagamento delle tasse scolastiche, ma, soprattutto, aveva rimesso nel circolo dell’istruzione migliaia di ragazzi che, passato il primo anno “dovuto”, in questi anni erano rimasti a scuola, evitando quella dispersione che è stata la preoccupazione del seminario europeo di San Patrignano dei 40 ministri dell’istruzione.
Il dibattito dei responsabili europei dell’istruzione ha messo in evidenza due obiettivi: elevare la qualità dell’istruzione e potenziare la quantità degli interventi.
La maggior quantità di istruzione era già stata avviata dai precedenti governi e dovrebbe essere completata dal nuovo concetto di diritto-dovere per almeno 12 anni, fissato dalla legge 53/2003 di riforma.
Il “vuoto” di quel nono anno di obbligo scolastico intempestivamente abrogato prima dell’attuazione della nuova legge, è stato tamponato da progetti formativi regionali che dovrebbero attirare i ragazzi a rischio di dispersione ed è stato mascherato dal fatto che le iscrizioni 2003-04 erano già state effettuate prima del varo della legge.
Si vedrà nelle prossime settimane se la fuga dall’obbligo è stata tamponata.
Ma cosa succederà alle prossime iscrizioni scolastiche di gennaio? Come si riuscirà ad obbligare 40 mila ragazzi ad iscriversi, sia pure gratuitamente, alla prima superiore se manca l’obbligo e manca anche il nuovo diritto-dovere che non arriverà quasi certamente prima del 2005?