Finalmente l’indennità di funzione per i presidi incaricati
Non c’è più bisogno di diffide e di proteste: i presidi incaricati, in attesa che esca il bando per il corso-concorso riservato per dirigenti scolastici, incasseranno intanto l’attesa nuova indennità per funzioni superiori, in conseguenza del nuovo contratto dei dirigenti.
Il tira-e-molla tra sindacati, ministero dell’Istruzione e ministero dell’Economia è infatti finito ed è stata diramata l’11 giugno scorso la nota ministeriale per il pagamento delle nuove spettanze.
L’indennità spetta anche ai docenti vicari che hanno sostituito il dirigente scolastico assente o impedito.
Con effetto dal 1° gennaio 2001 la misura mensile lorda dell’indennità è stata rideterminata in complessive £. 2.397.667 (pari ad euro 1.238,30), corrispondente all’importo annuo di £. 28.772.000 (pari ad euro 14.859,49).
A dire la verità, i presidi incaricati e i vicepresidi l’indennità l’hanno già percepita, ma nella vecchia misura conseguente al vecchio contratto dei dirigenti scolastici (allora personale direttivo).
Gli interessati andranno dunque ad incassare l’arretrato per la differenza tra la vecchia e la nuova misura, per un importo lordo annuo (secondo i calcoli di Tuttoscuola) di 16 milioni e 970 mila lire (1.414.167 lire mensili lorde), pari a 730,36 euro lordi al mese.
Chi ha prestato ininterrottamente l’incarico di preside dal 1° gennaio 2001 ad oggi avrà un arretrato lordo di quasi 25 milioni e mezzo di vecchie lire.
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