Facenti funzione Dsga e paritarie: due nodi da sciogliere nel decreto salva-precari

Il senatore Mario Pittoni, presidente della Commissione istruzione di Palazzo Madama e responsabile scuola della Lega, ha preso posizione su due questioni ‘calde’ della bozza del decreto legge ‘salva-precari’ (tuttora in attesa di promulgazione da parte del Capo dello Stato), relative ai docenti non abilitati delle scuole paritarie e agli assistenti amministrativi che hanno svolto funzioni di DSGA. Si tratta di due argomenti, già approfonditi da Tuttoscuola e sui quali si sono espressi anche esponenti del mondo politico e sindacale.

Sui ff. DSGA Pittoni critica non tanto il loro salvataggio mediante un concorso riservato, quanto piuttosto la previsione che le graduatorie risultanti da quella procedura selettiva riservata siano utilizzate in subordine a quelle del concorso DSGA attualmente in fase di svolgimento.

Il senatore Pittoni vorrebbe per loro una stabilizzazione immediata. Ma è l’attuale bando del concorso DSGA il vero ostacolo da superare, in quanto esso prevede che le graduatorie regionali di merito finali restino in vigore fino al loro esaurimento (art. 9, comma 4)., in quanto esso prevede che le graduatorie regionali di merito finali restino in vigore fino al loro esaurimento (art. 9, comma 4).

Si tratta evidentemente di un utilizzo delle graduatorie di merito senza soluzione di continuità, la cui violazione per inserire gli assistenti amministrativi ff. di DSGA la esporrebbe con ogni probabilità a un contenzioso infinito.

L’esponente leghista sottolinea con fondamento la necessità di consentire anche ai docenti delle scuole paritarie di accedere al PAS (Percorso Abilitante Speciale) per conseguire l’abilitazione necessaria per insegnare nelle scuole paritarie, come richiede la legge 62/2000.

Senza professori abilitati le scuole paritarie sarebbero destinate gradualmente a non funzionare, nonostante facciano parte del sistema integrato pubblico.