
Secondo il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, il tetto del 30% di stranieri nelle classi “non si tiene insieme” con il taglio delle classi e dei docenti. Perciò “occorre uscire dalla propaganda” e ragionare sulla qualità dell’educazione per tutti gli alunni. Lo ha detto in occasione della presentazione del primo rapporto sociale regionale sulle giovani generazioni, in un convegno svoltosi a Bologna.
Il vero obiettivo, spiega Errani, dovrebbe essere quello di “costruire processi di didattica, di formazione, di educazione, di qualità, che riguardano sia i ragazzi e i bambini che sono nati in famiglie italiane, sia quelli nati in famiglie che sono qua a lavorare“. Ma la riduzione del numero delle classi e degli insegnanti va in direzione opposta, e non si concilia con il conseguimento di obiettivi di qualità per tutti gli studenti, stranieri e italiani.
“Insomma“, conclude Errani, “non si possono fare politiche disomogenee, perché se una politica va in una direzione e l’altra nell’altra poi i conti non tornano“.
Registrati a tuttoscuola
Benvenuto su Tuttoscuola.com!
Registrati a tuttoscuola
Grazie per esserti registrato
controlla il tuo indirizzo di posta per attivare il tuo abbonamento