Emergenza pulizie nelle scuole?
Secondo il M5S nelle scuole di diverse regioni sta scoppiando un allarme da Terzo mondo di cui praticamente nessuno parla: il moltiplicarsi dei casi di servizi di pulizia insufficienti a garantire l’igiene, quando non addirittura l’agibilità, degli istituti.
L’affermazione del sottosegretario Legnini, che ieri in aula all’interpellanza presentata dal grillino Luigi Gallo ha risposto affermando tra l’altro, che l’operato della Consip produce anche risparmi ci sembra davvero fuori luogo. Applicato al comparto scolastico, infatti, questo risparmio si traduce in disservizio.
L’on. Gallo ha posto l’accento sul ruolo della Manutencoop, grande cooperativa di servizi di pulizia, che vanterebbe rapporti privilegiati con il Pd, la quale si è aggiudicata nuovi appalti dei servizi di pulizia nelle scuole e, in particolare in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Per effetto delle drastiche riduzioni dell’orario di lavoro, molti addetti alle pulizie fanno turni insufficienti a garantire la pulizia delle scuole, con la conseguenza che, per garantire il decoro degli istituti scolastici, o i lavoratori devono operare oltre il proprio orario di lavoro, senza retribuzione, o le scuole restano sporche.
In effetti in alcune scuole primarie l’emergenza-pulizie è stata accertata da ispettori dell’Asl, con la conseguenza che alcuni sindaci, come quelli di Mira e Marghera (Venezia) hanno disposto la chiusura delle scuole a tempo indeterminato. A Mira il sindaco è stato costretto a chiudere le scuole dal momento che i lavoratori della Manutencoop non riescono, causa i turni di lavoro troppo brevi, a fare pulizie adeguate.
È un campanello d’allarme: se la crisi colpisce la agenzie dei servizi di pulizia l’emergenza sporcizia potrebbe diventare un problema nazionale.
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