Emergenza Coronavirus: molte scuole paritarie a rischio chiusura definitiva

Come molte piccole imprese, i bar e i ristoranti, anche le scuole paritarie avvertono le pesanti conseguenze economiche del blocco delle attività didattiche in presenza, che ha indotto molti genitori a sospendere il pagamento delle rette, cosa che ha messo a rischio la sostenibilità economica e la stessa sopravvivenza di queste scuole. Tra i primi a sostenere la decisione dei genitori di non pagare le rette era stato il Codacons, che aveva predisposto un apposito modulo per chiederne il rimborso.

Immediate sono state anche le reazioni delle forze politiche, alle quali tutti gli enti gestori, laici e cattolici, hanno fatto appello per chiedere un intervento già da oltre due settimane. In prima fila i partiti di opposizione, Lega e Forza Italia, che hanno presentato emendamenti al decreto legge ‘Cura Italia’, ma anche Italia Viva, che fa parte della maggioranza di governo, attraverso un suo deputato, Gabriele Toccafondi, capogruppo del partito renziano in Commissione Cultura alla Camera.

Per evitare che quasi un milione di ragazzi debbano rinunciare alle loro scuole stabiliamo un fondo in aiuto a chi non può più pagare la retta”, è la proposta del parlamentare, “prevedendo uno sgravio o la detrazione totale delle rette pagate durante l’anno, con un aiuto ai gestori che rischiano di non poter sostenere i costi che in una scuola sono principalmente quelli per gli insegnanti”.

Più limitate nella portata economica ma molto dettagliate nei contenuti sono le proposte avanzate dal senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama, a nome della Lega:

Quanto pagato per il doposcuola, la mensa ed eventuali altri servizi accessori non erogati dalle scuole paritarie nell’anno scolastico 2019/2020 va restituito o, a scelta delle famiglie, scontato dai pagamenti per l’anno prossimo; lo Stato provvede a rimborsare gli istituti interessati, in grave difficoltà. E ancora: contributo di 25 milioni per consentire anche alle paritarie di dotarsi di piattaforme e strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza o di potenziare quelli già in dotazione nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità e per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali nonché per la necessaria connettività di rete”.

L’intervenuta disponibilità di maggiori risorse economiche a sostegno delle imprese in difficoltà e dell’occupazione può facilitare l’approvazione di queste proposte superando le esitazioni del M5S e la contrarietà di principio di Liberi e Uguali.

Intanto a sostegno della “detraibilità integrale delle rette versate dalle famiglie nei mesi di chiusura delle scuole causa Coronavirus” è stata lanciata una petizione online che ha già raccolto numerose firme. Ne parla su Youtube la sua promotrice suor Anna Monia Alfieri.