Emergenza Coronavirus e scuole paritarie: ‘Aiutateci o non riapriamo’

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Tutte le scuole paritarie, laiche e cattoliche, chiedono che il governo tenga conto delle ulteriori difficoltà di tipo economico alle quali esse vanno incontro a seguito della sospensione delle attività decisa per tutti i tipi di scuola per bloccare la diffusione del coronavirus. Se ne fanno portavoce, sul versante delle scuole laiche, Luigi Sepiacci, presidente nazionale della Aninsei, e su quello delle scuole di ispirazione cattolica, con toni particolarmente battaglieri, Anna Monia Alfieri, rappresentante della congregazione delle suore Marcelline (o di Santa Marcellina).

Il primo lamenta che “nell’affrontare l’emergenza del Coronavirus attraverso l’adozione degli appositi provvedimenti non si è tenuto, da parte del Governo, in alcun conto il mondo della Scuola Non Statale e le norme adottate sono state calate sull’intero sistema senza avere preventivamente consultato le Rappresentanze di settore”, come scrive in un comunicato stampa della sua associazione. Le scuole paritarie si trovano ad affrontare notevoli costi aggiuntivi se vogliono organizzare l’insegnamento a distanza attraverso piattaforme certificate di qualità, che l’Aninsei chiede ai suoi associati di utilizzare. Perciò, scrive Luigi Sepiacci rivolgendosi al ministro dell’istruzione Azzolina, il Ministero provveda intanto ad erogare il saldo dei fondi dovuti per gli anni 2018/2019 e 2019/2020, e contestualmente anche a “stanziare ulteriori specifici fondi in favore di tutte quelle Scuole Paritarie che, a causa dell’emergenza Coronavirus, dopo avere chiuso rischiano ora di non riuscire più a riaprire”.

La Alfieri a sua volta scrive nel suo blog, pubblicato nel sito formiche.net, che “in questi giorni abbiamo le famiglie che legittimamente chiedono lo sconto della retta, la scuola che sostiene a ragione che le spese le ha comunque sostenute, i docenti che temono per lo stipendio mentre devono a loro volta pagare la baby sitter”.

Ma la Alfieri, che da anni sta combattendo una battaglia in campo aperto a sostegno dell’introduzione del costo standard come strumento universale di finanziamento di tutte le scuole, statali e paritarie, non manca di tornare sulla sua proposta anche in questa circostanza, come vediamo nella notizia successiva.