Emergenza baby gang, il piano presentato da Minniti: ruolo della scuola fondamentale nella prevenzione

Cento uomini in più tra poliziotti e carabinieri per rafforzare la sorveglianza nelle zone maggiormente frequentate dai giovani. Poi maggiori controlli sui motorini e nessuna tolleranza verso chi non è in regola. È questo il piano che il ministro dell’Interno,  Marco Minniti, ha presentato lo scorso 16 gennaio in prefettura ai responsabili delle forze di Polizia e degli uffici giudiziari e al sindaco De Magistris stando a quanto riportato dal Corriere.it, per contenere l’emergenza baby gang che negli ultimi tempi sta affliggendo Napoli e dintorni.

Ma tutto questo da solo non basta, Minniti ne sembra cosciente. Prima di tutto devono proseguire le indagini su quanto finora è accaduto, e su questo punto il Ministro si dice ottimista: «Siamo sulla buona strada, i responsabili sono già stati individuati».

Più difficile è invece parlare di prevenzione, punto in cui è la scuola a rivestire un ruolo fondamentale. A Napoli il responsabile del Viminale illustra un piano articolato in tre punti: lotta all’abbandono scolastico, inserimento nel Pon sicurezza del finanziamento per i maestri di strada da mandare nei quartieri più difficili e infine un’intesa con il Tribunale per i minorenni allo scopo di togliere la patria potestà a quei genitori coinvolti in reati di mafia. Quest’ultimo punto, è lo stesso Minniti a dirlo, «è molto delicato. Ci lavoreremo».