Educazione motoria nella primaria: il concorso per 4.400 posti rischia ancora di slittare

La legge finanziaria 2022, n. 234 del 30 dicembre 2021, aveva disposto l’introduzione dell’educazione motoria nella scuola primaria, affidata – novità assoluta – a specialisti di formazione esterna al settore, e, a distanza di soli due mesi, il Ministero dell’Istruzione aveva presentato al CSPI, ottenendo il parere favorevole, la bozza di decreto per la regolamentazione del primo concorso per l’assunzione dei nuovi insegnanti.

Nella prima nota informativa alle scuole per l’avvio di questa piccola ma importante riforma ordinamentale da avviare dal 1° settembre 2022 per le classi quinte, il Ministero quantificava anche il numero dei posti per ogni regione, stimati in complessive 2.247 unità.

Tutto lasciava intendere che di lì a poco sarebbe stato pubblicato il bando vero e proprio, e il concorso si sarebbe svolto nei mesi successivi. Poi nulla.

Nel frattempo, in attesa del concorso per l’educazione motoria, sui posti previsti (quasi tutti in spezzoni di cattedra) venivano nominati supplenti con contratto a tempo determinato (tanto per cambiare, insomma).

È ormai trascorso un anno nel silenzio completo e, visti i tempi avanzati in questo 2022-23 senza che vi sia stata la pubblicazione del bando, è ormai improbabile che il concorso per l’educazione motoria, anche se avviato, possa concludersi per disporre le nomine dei vincitori in tempo utile per il prossimo anno scolastico.   

Dal prossimo settembre, comunque, la nuova educazione motoria sarà estesa anche alle classi quarte della scuola primaria; in tal modo, secondo stime attendibili che abbiamo ricavato dai dati di organico attuali, sarebbero coinvolte circa 24.270 classi quinte (le quarte di quest’anno) con 460.600 alunni, e circa 24.180 classi quarte (le terze attuali) con 450.000 alunni: 48.450 classi e 910.600 alunni.

Complessivamente i posti di questo nuovo organico di docenti di educazione motoria dovrebbero essere circa 4.400; posti che, in attesa di concorso, saranno assegnati ad alcune migliaia di docenti di educazione motoria ancora una volta su spezzoni di cattedra, andando a rinforzare, in tal modo, le nutrite schiere dell’esercito dei docenti precari.

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