Educazione civica: sarà obbligatoria già da settembre. Convergenza bipartisan

Tutti d’accordo. Malgrado la fibrillazione del quadro politico, terremotato dell’esito delle elezioni svoltesi in Sardegna, maggioranza e opposizioni (dal PD a Forza Italia a Fratelli d’Italia a Più Europa) hanno trovato una sostanziale convergenza sull’obiettivo di fare dell’educazione civica una disciplina autonoma (33 ore annuali dalla terza primaria in avanti), con valutazione didattica e voto, e di farlo in tempi rapidissimi, addirittura dal prossimo mese di settembre, come ha proposto la relatrice sulle undici proposte all’esame della Commissione Cultura della Camera, la deputata della Lega Angela Colmellere, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina a Montecitorio.

Alla conferenza stampa, promossa dai parlamentari della Lega e del M5S, hanno preso la parola anche esponenti degli altri partiti – nonché due rappresentanti dell’ANCI (il vicepresidente Roberto Pella e il vicesindaco di Firenze Cristina Giachi), promotrice di una proposta di legge popolare per l’introduzione obbligatoria dell’educazione civica sostenuta da 1800 sindaci – che hanno accolto e apprezzato l’invito a partecipare all’incontro con la stampa ad essi rivolta dagli organizzatori.

Prevediamo almeno 33 ore di educazione civica obbligatoria l’anno– ha spiegato Massimiliano Capitanio della Lega, primo firmatario del testo base – e fondi per l’attuazione del provvedimento e la formazione dei docenti pari a 1 milione di euro”. A suo avviso, “gli elementi comuni contenuti nelle diverse proposte costituiscono un’ottima base da cui partire per lavorare in modo proficuo e rapido”.

D’accordo con lui si sono dichiarati Barbara Floridia, già insegnante e ora senatrice del M5S, che sarà relatrice sulla legge al Senato, Romina Mura (PD), per la quale la condivisione di questa iniziativa da parte di tutte le forze politiche rappresenta “un momento di alta e buona politica”, Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia) e Alessandro Fusacchia (Più Europa), già capo di gabinetto della ministra Giannini.

Mariastella Gelmini, ministro della PI dal 2008 al 2011 e ora capogruppo dei deputati di Forza Italia, prima firmataria insieme a Valentina Aprea di uno dei testi abbinati, ha dichiarato di apprezzare la decisione del ministro Bussetti di introdurre il tema ‘Cittadinanza e Costituzione’ nel colloquio dell’esame di maturità. “E’ qualcosa a cui ci richiama in molti interventi il capo dello Stato Mattarella”, ha detto, “e mi auguro che questa trasversalità aiuti il Paese a vedere nel Parlamento non solo forze che litigano ma che sanno trovare una sintesi su temi importanti”.