Education International: gravi rischi di privatizzazione dell’educazione

L’ultimo numero della rivista online Education International, organo della omonima associazione internazionale dei sindacati degli insegnanti (fondata nel 1912), ospita i risultati di una ricerca sul forte sviluppo che in occasione del lockdown delle scuole pubbliche si è verificato, in particolare negli USA, nel settore della produzione e commercializzazione di materiali per l’homeschooling, ampiamente riutilizzati o adattati per far fronte alla didattica a distanza.

In un webinar seguito da sindacalisti di tutto il mondo gli autori della ricerca, Ben Williamson (Edinburgh University) e Anna Hogan (Queensland University), hanno fornito informazioni e dati sugli extraprofitti realizzati dalle principali aziende multinazionali operanti nel settore delle tecnologie digitali, che non hanno esitato ad offrire prodotti e servizi alle scuole pubbliche con l’incoraggiamento anche di organizzazioni internazionali come l’OCSE, l’UNESCO e la World Bank, che hanno fatto pressioni sui governi nazionali.

I soggetti imprenditoriali privati non si sono però limitati a interventi di emergenza, mostrando di essere intenzionati a operare sul lungo termine.

In apertura del webinar il presidente di Education International, Susan Hopgood, ha riconosciuto che in questo momento di crisi la tentazione di cedere alle lusinghe delle aziende private che si occupano di educazione con la logica della massimizzazione dei profitti è forte, ma è proprio per questo che i governi non possono sottrarsi alla loro responsabilità di fornire un’istruzione di qualità per tutti, come sancito dal diritto internazionale e stabilito anche da accordi internazionali. I sindacati si impegnano a spingere sui governi nazionali “affinché adempiano al loro obbligo di erogare un’istruzione pubblica di qualità, in modo che il diritto all’istruzione sia soddisfatto per ogni bambino”.

Nel corso del webinar i sindacalisti intervenuti hanno sottolineato la necessità di lavorare insieme per difendere l’educazione pubblica dalla prospettiva di essere “reinventata” dall’education technology aziendale.

Secondo il segretario generale di Education International, David Edwards, il webinar è stato solo “l’inizio della discussione: come sindacati dell’istruzione, dobbiamo continuare ad analizzare, progettare, pianificare, e organizzarci collettivamente, usando la nostra forza come movimento globale per affrontare il cambiamento radicale nel panorama dell’istruzione globale che si sta verificando mentre parliamo”.

Una sintesi della ricerca (in inglese) può essere letta cliccando qui.