Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Durante ora di religione si parlerà anche di islam

Non si parlera’ soltanto di cristianesimo durante l’ora di religione, ma anche di ebraismo, islam e altri credo. Lo prevedono gli “Obiettivi specifici di apprendimento” per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di primo grado (le attuali medie) concordati tra la Cei e il ministero dell’Istruzione. Gli Obiettivi saranno inseriti nelle “indicazioni nazionali per i piani personalizzati nella scuola secondaria di primo grado”.

Riassunti in due paginette (una per le classi prima e seconda l’altra per la terza classe) gli obiettivi indicano da un lato le conoscenze che saranno trasmesse ai ragazzi e dall’altra le abilità che queste conoscenze consentiranno loro di conseguire. In tutti e tre gli anni, ferma restando la centralità delle dottrina cristiana, i ragazzi saranno informati anche sulle altre religioni. “Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia: il Cristianesimo a confronto con l’ebraismo e le altre religioni” recita il primo punto degli obiettivi per le prime due classi della scuola media con lo scopo di “evidenziare gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica delle altre religioni, in particolare del’Ebraismo e dell’Islam”. Un percorso che continuerà anche nell’ultimo anno del ciclo dove ci sarà uno spazio dedicato al “cristianesimo e al pluralismo religioso” che dovrebbe consentire, nelle intenzioni di chi ha stilato il programma, di “cogliere nei documenti della Chiesa le indicazioni che favoriscono l’incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione”.

In terza media, durante l’ora di religione, si affronterà anche il rapporto tra “Fede e scienza, letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo”. L’intento è quello di mettere in grado gli studenti di confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita. Insomma, almeno sulla carta si farà pace con Darwin dopo le tante polemiche delle scorse settimane. Un approccio critico dovrebbe caratterizzare anche il confronto tra comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana.

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