Due modelli di riforma a confronto in Parlamento

Il disegno di legge-delega per la riforma del sistema scolastico inizia dunque il suo iter parlamentare martedì 9 aprile al Senato. Ci sarà tempo probabilmente solo per le prime schermaglie, considerando che il Senato farà un lungo “ponte” per le festività del 25 aprile e del 1° maggio: i lavori verranno infatti sospesi dal 22 aprile al 6 maggio. Sarà quindi solo tra un mese che il dibattito sulla riforma entrerà nel vivo in Parlamento.
In Commissione Istruzione si confronteranno due modelli di riforma: quello disegnato dal ministro Moratti e un altro ispirato alla legge 30/2000 dei cicli scolastici.
Quest’ultimo – Disegno di Legge n. 1251 – è stato presentato dal Gruppo Verdi-Ulivo del Senato. Sostanzialmente ripercorre nella struttura, nella impostazione e, in buona misura, nella stesura stessa del testo (quasi in fotocopia) la legge dei cicli di Berlinguer, pur tentando formalmente di affrancarsene con l’affermazione finale “La legge 10 febbraio 2000, n. 30 è abrogata”.
Varianti al testo della legge 30/2000 sono la previsione di anno sabbatico per la formazione dei docenti, il raccordo della scuola autonoma con il territorio e un piano per la generalizzazione della scuola statale dell’infanzia, in quanto – come si afferma nella relazione introduttiva – deve essere superata “la situazione di supplenza oggi svolta da istituzioni private con tale pretesto incostituzionalmente finanziate da Stato ed enti locali”.
Il ddl 1251 non affronta due questioni oggi “calde”: i nuovi poteri regionali in materia di istruzione e il problema della formazione professionale e del doppio canale.
Nell’insieme il disegno di legge n. 1251 sembra soprattutto finalizzato a conseguire due obiettivi immediati: la visibilità dell’opposizione in materia di riforma scolastica, e il diretto coinvolgimento della proposta nel dibattito parlamentare (i due disegni di legge vengono esaminati congiuntamente).