Dubbi a Napoli sull’autenticità dei titoli per il concorso a dirigente

I candidati utilmente collocati nelle graduatorie formulate dalla Commissione esaminatrice del corso-concorso ordinario per il reclutamento dei dirigenti scolastici, sono invitati a consegnare, entro 10 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie medesime, la documentazione originale o in fotocopia autenticata relativa alle dichiarazioni prodotte per la partecipazione al concorso di cui sopra. Analogamente, i candidati che produrranno reclamo, avverso le graduatorie in parola, sono tenuti ad allegare la documentazione originale o in fotocopia autenticata relativa a tutte le dichiarazioni prodotte per la partecipazione al concorso.
Il candidato, qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, decadrà dai benefici eventualmente conseguiti sulla base delle dichiarazioni non veritiere
“.
I
l decreto con il quale sono state pubblicate le graduatorie degli ammessi alla seconda fase del corso-concorso a dirigente scolastico per la regione Campania riporta questa tassativa disposizione che ha già fatto gridare allo scandalo.

Da diversi anni, come si sa, la semplificazione per gli atti amministrativi consente ai candidati dei concorsi pubblici di autocertificare titoli senza produrre, come si faceva un tempo, documenti in originale o in copie autenticate.

Evidentemente la commissione giudicatrice del concorso campano ha avuto più di un dubbio sulla veridicità di molte autocertificazioni e ha preteso subito la verifica, anche per evitare che tra un anno e più la scoperta tardiva di eventuali falsi danneggi gli esclusi e apra la strada a qualche furbo che con la sospensiva potrebbe ottenere – la storia recente tristemente lo dimostra – una sanatoria scandalosamente compiacente e ingiusta.