Significativo è il Progetto LST (LifeSkills Training ), programma di prevenzione all’uso e abuso di sostanze, sviluppato negli Stati Uniti, validato e verificato da oltre trenta anni,
che ha ricevuto riconoscimenti da numerosi enti ed istituzioni del settore e viene promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Una declinazione di questo programma è stata proposta agli istituti secondari di 1° grado della provincia di Bergamo. “Sono proprio i docenti – afferma la dott. Antonella Giannellini referente UST per la promozione del Benessere – i protagonisti delle nuove strategie per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno. La sperimentazione LSTP, ad esempio, avviata nell’anno scolastico 2011-12, ha visto ad oggi il coinvolgimento di 35 istituti scolastici, 223 classi, 325 docenti formati che hanno realizzato le attività previste dal programma con 5600 studenti”.
Parimenti vanno in questa direzione i progetti Unplugged e “Giovani Spiriti”, per le scuole secondarie di 2°grado. La sperimentazione UNPLUGGED, avviata nell’anno scolastico 2011-12, ad oggi ha visto il coinvolgimento di: 10 scuole, 55 classi, 53 docenti che hanno realizzato le attività previste dal programma con un totale di 1462 studenti.
Il progetto “Giovani spiriti” ha coinvolto 37 istituti secondari di 2° grado, 360 docenti, 8600 studenti e 500 genitori.”
Questi progetti hanno avuto validazione scientifica e si sono dimostrati capaci di ridurre il rischio a lungo termine dell’uso/abuso di alcol, tabacco e droghe (ma anche violenza e bullismo). Si tratta in particolare di programmi educativo-promozionali che si focalizzano sulle capacità di resistenza all’adozione di comportamenti a rischio all’interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e sociali. “La buona scuola – conclude la dott. Graziani – si concretizza pertanto anche attraverso la promozione di progetti scientificamente efficaci che mirano a creare tra docente e studente una relazione positiva, che è poi ciò che i nostri studenti ci chiedono con forza: essere educati a fare scelte consapevoli e a non negare ipocritamente l’esistenza del fenomeno.”
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