Dove va la scuola. Il CIDI prova a unire la sinistra

Il 23 settembre 2008 il CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) promuove a Roma un convegno nazionale dal titolo “Dove va la scuola…Scenari, prospettive, inquietudini” (Sala Kirner, via Ippolito Nievo 35, ore 15).

La relazione introduttiva è affidata alla attuale presidente del CIDI Sofia Toselli (Lo smantellamento della scuola pubblica). Seguono interventi di Simonetta Salacone (“Cara” scuola elementare…), Domenico Chiesa (Obbligo di istruzione: indietro tutta!), Mario Ambel (Voti, grembiulino e condotta: la semplificazione che seduce) ed Emanuele Barbieri, già capo dipartimento del MPI con Fioroni (Dalle parole ai fatti, i conti non tornano).

Ma l’aspetto più significativo dell’iniziativa è costituito dalla platea dei partecipanti annunciati, tra i quali compaiono, insieme a parlamentari del PD (Maria Pia Garavaglia, ministro dell’istruzione nel governo ombra, Maria Coscia, Antonio Rusconi,  Manuela Ghizzoni), importanti esponenti del’ex Sinistra radicale (poi “Arcobaleno”), non più rappresentata in Parlamento dopo la rovinosa sconfitta registrata nelle elezioni del 13-14 aprile 2008: da Piergiorgio Bergonzi (del Partito dei Comunisti Italiani) a Loredana Fraleone (Rifondazione Comunista), da Alba Sasso (ex Sinistra DS, ex presidente del CIDI) a Pancho Pardi (già promotore dei “girotondi”, l’unico entrato in Parlamento nel 2008, ma sotto le insegne dell’Italia dei Valori).

L’impressione è che il CIDI con questa iniziativa voglia offrire un terreno di incontro e collaborazione, su una piattaforma di scontro frontale col governo, alle disperse milizie dell’ex sinistra cosiddetta radicale, storicamente ben radicata nel mondo della scuola e assai attiva nelle battaglie dei precari, certamente destinate a riprendere forza di fronte alle prospettive di riduzione degli organici aperte dalla manovra finanziaria contenuta nella legge 133/2008 (art. 64).