Don Rigoldi: Quella scuola che non si accorge di nulla

L’episodio di Matteo, all’Istituto Sommelier di Torino continua ad interrogare le nostre coscienze.

Dopo che persino i programmi pomeridiani della domenica in Rai ne hanno messo sul piatto la discussione, non poco scalpore ha destato l’intervento di don Gino Rigoldi, fondatore di Comunità Nuova, su un noto quotidiano nazionale.

La prima domanda che faccio è se gli insegnanti abbiano l’abitudine di lavorare insieme, confrontandosi non solo sui programmi ma soprattutto sugli alunni, sul loro rendimento, sui comportamenti. Nella maggioranza dei casi la risposta è tra l’imbarazzo ed i sorpreso. “No, non ci troviamo se non in occasioni di emergenza – rispondono.

All’Istituto di Torino nessuno si era accorto che il giovane italo-filippino stava pensando al suicidio, e questo è sorprendente – riprende don Rigoldi – Sono convinto invece che la visione di 5-6 insegnanti insieme avrebbe potuto consolidare un’opinione sul benessere o sul malessere dei giovani in maniera completa”. Come dire cioè che la scuola non può non sapere