Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Documento di valutazione/2. Il Comune esclude la religione cattolica e la Curia protesta

Accade a Bologna, dove il Comune, accollandosi l’onere della stampa dei documenti di valutazione che fino ad un paio di anni fa era a carico dello Stato, ha sfornato la nuova documentazione prevista dalla circolare n. 84 sul portfolio delle competenze per tutti gli alunni delle scuole bolognesi del primo ciclo di istruzione.
Si deve presumere che la stampa sia stata richiesta dai dirigenti scolastici del settore che hanno trasmesso la modulistica ministeriale allegata alla circolare. Ma nell’invio dei modelli è avvenuto un adattamento che a qualcuno non è andato proprio giù.
Si tratta della parte del documento di valutazione relativa all’insegnamento della religione cattolica (inserita tra gli insegnamenti obbligatori/opzionali insieme alle attività ad essa alternative).
Lo spazio previsto nella modulistica è stato cancellato, trasferendo la valutazione della religione cattolica all’esterno del documento come avveniva in passato.
Non si sa ancora se questa modifica strutturale del documento di valutazione sia stata autorizzata da tutti i dirigenti scolastici delle scuole bolognesi che si avvalgono della stampa comunale, ma, di certo, quella modifica non è piaciuta alla curia vescovile di Bologna che ha protestato per tale intervento.
Sembra che tra le motivazioni della modifica sia stata addotta quella della privacy che raccomanda un uso discreto dei dati sensibili, tra cui sono compresi anche quelli sulle convinzioni religiose.
Una motivazione, se vera, piuttosto debole, visto che la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene fatto in sede di iscrizione e attuato per tutto l’anno in forma palese.

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