L’importanza della crescita culturale e civile del nostro Paese si coglie anche attraverso una più diffusa familiarità con il libro e la lettura, a partire ovviamente dall’ambiente scolastico.

E’ così che al disorientamento dei giovani e alle loro incertezze la scuola può dare ancora risposte concrete: si svilupperà su questo tema il convegno “Far tesoro dei saperi, per una società consapevole, civile, operosa” – in programma venerdì 30 marzo dalle 10 alle 13 nell’ambito di Docet 2007 (Roma, Nuova Fiera) – progettato e realizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e con Docet.

“Il valore educativo e culturale dell’istruzione” è infatti il primo dei due focus in cui sarà strutturato l’appuntamento e che vuole approfondire il ruolo della scuola in funzione dell’imparare a vivere, convivere, operare professionalmente, e anche a leggere, per continuare ad arricchire e ad aggiornare, con scelte di lettura sempre più autonome e motivate, ciò che si viene apprendendo, anche dopo la conclusione degli studi.

Il convegno si aprirà con i saluti del Sindaco di Roma Walter Veltroni e sarà moderato dalla giornalista del TG3 Francesca Barzini. Sul primo focus, dedicato al tema “Il valore educativo e culturale dell’istruzione”, interverranno Anna Maria Ajello – Università La Sapienza di Roma (Imparare a vivere e a convivere); Alberto Barcella – Presidente Commissione Scuola e Impresa Formativa di Confindustria (Prepararsi alla vita attiva, con particolare riferimento alla cultura scientifica, tecnica e tecnologica); Vincenzo Cerami – scrittore (Imparare ad amare la lettura e a leggere).

Nel secondo momento, rivolto al “Valore economico dell’istruzione tra risorse pubbliche e risorse private”, interverranno invece Federico Cingano – Ufficio Studi Banca d’Italia (La spesa per l’istruzione come investimento), Francesco Clementi – Università di Perugia (Il diritto allo studio nella Costituzione) e Federico Motta – Presidente AIE (L’impegno dell’editoria libraria nella e per la società della conoscenza). Concluderà il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni.