Docenti, ipotesi di distribuzione dei posti nelle regioni

I posti in ruolo per docenti dovrebbero essere compresi tra un minimo di 7.500 ad un massimo di 10 mila. A breve si conoscerà questo primo responso, ma, in ogni modo, metà di quei posti sarà riservato ai docenti delle graduatorie permanenti e metà a quelli delle graduatorie dei concorsi.
I posti vacanti per docenti, secondo una stima di Tuttoscuola effettuata sui dati Miur, sono 26.020, di cui 5.520 nella scuola dell’infanzia, 10.870 nella primaria, 5.730 nella scuola media e 3.990 negli istituti superiori.
Le nomine potranno essere disposte solo dopo l’approvazione del disegno di legge sui punteggi per graduatorie dei precari, ma il timore, già serpeggiante tra il personale precario, di un rischio di scavalcamento di posizioni in graduatorie sembra piuttosto remoto, visto che la modifica normativa, così come è stata proposta dal Governo e nel presupposto che durante la discussione non verranno accolte modifiche (cosa alquanto improbabile), dovrebbe riguardare solamente l’ultimo scaglione delle graduatorie (che non dovrebbe essere sfiorato dalle nomine in ruolo).
Il disegno di legge prevede il rifacimento, con effetto dall’anno scolastico 2004/2005, delle graduatorie permanenti al fine di riequilibrare, con la revisione dei punteggi attribuiti ai diversi titoli abilitanti (SSIS, concorso ordinario, sessione riservata) le posizioni delle varie categorie di docenti, anche per far cessare il contenzioso sulla materia. Resta da verificare l’effettiva attuazione del percorso delineato in relazione ai tempi di approvazione della legge e alle conseguenti operazioni di revisione delle graduatorie che dovranno essere pronte prima del luglio 2004.
Nell’ipotesi che il Miur ripartisca i 7.500 o i 10 mila posti in rigida proporzione ai posti vacanti, la parte del leone, tra i settori scolastici, dovrebbe farla la scuola primaria (con 3.107/4.143 posti), mentre tra le regioni dovrebbe essere la Lombardia a prendersi complessivamente il maggior numero di nomine in ruolo (1.372/1.829 posti tra i diversi ordini di scuola).
26 mila posti vacanti sembrano comunque pochi in confronto alle decine di migliaia di docenti precari nominati annualmente. Ma c’è da precisare che migliaia di precari ricoprono posti provvisori di durata annuale o fino al termine delle attività. Su quei posti, non fissi, non si possono fare nomine in ruolo.