Dl istruzione verso l’aula al Senato

L’impegno del Governo a recuperare ulteriori risorse per il diritto allo studio nella Legge di stabilità, a eliminare le classi-pollaio, a riportare a 12 (da18) il numero massimo di studenti per le pluriclassi: è il contenuto di alcuni degli ordini del giorno presentati oggi dai partiti alla commissione Istruzione che al Senato ha avviato l’esame del dl 104 recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, già approvato dalla Camera giovedì scorso.

I margini di manovra a Palazzo Madama sono pochi: i senatori potranno solo esaminare le parti approvate dai colleghi della Camera, perchè anche modificare una virgola di quel testo significherebbe sancirne la sicura decadenza. E i tempi sono assai stretti: la conversione in legge dovrà essere effettuata improrogabilmente entro l’11 novembre. Si punta a portare il provvedimento in aula al Senato per l’approvazione finale domani 6 novembre. “Il lavoro di miglioramento del testo fatto con grande collaborazione – ha sottolineato la senatrice del Pd Francesca Puglisi, capogruppo in Commissione Istruzione – è un fatto positivo”.

In sospeso restano alcune questioni come quella dei 41 milioni promessi per gli atenei più virtuosi (un problema tecnico non ne ha permesso lo stanziamento), della cui mancanza si sono fortemente lamentati i rettori. Una somma che potrebbe essere tuttavia recuperata nel decreto che contiene interventi urgenti per le Regioni e gli enti locali.