Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

DL 104: è l’ora degli emendamenti/2

Per il decreto legge 104/2013 è l’ora degli emendamenti che dovranno essere presentati a breve (l’iniziale scadenza del 30 settembre sembra sia stata prorogata di alcune ore). Nelle audizioni della settimana scorsa i sindacati di categoria hanno avanzato varie richieste di integrazione; altrettanto hanno fatto associazioni di categoria. Poi ci sono i partiti e i singoli parlamentari. Saranno probabilmente diverse centinaia gli emendamenti che si abbatteranno sul decreto legge 104/2013 sulla scuola.

Per quanto riguarda il personale scolastico ci sembrano urgenti, tra gli altri, due interventi relativi ai TFA ordinari e agli organici di sostegno.

Per gli oltre 20 mila docenti TFA ordinari sembra improponibile la richiesta di una loro inclusione nelle graduatorie ad esaurimento (proposta dall’ANIEF), mentre riteniamo, invece, equa e logica una loro precedenza nelle supplenze rispetto ai TFA speciali (PAS).

In questo senso ci sembra, quindi, proponibile un emendamento che preveda questo diritto di precedenza degli abilitati TFA, rispetto ad altri docenti che conseguiranno l’abilitazione successivamente in altra forma.

Per l’organico di diritto dei docenti di sostegno, condivisa l’operazione di stabilizzazione di 26.684 posti da attuare nel triennio 2013-15, è assolutamente necessario assicurare una loro equa distribuzione a livello territoriale, in modo che la percentuale di posti fissi in organico di diritto sia uguale per tutte le regioni, superando in tal modo l’attuale situazione che vede talune regioni con elevata percentuale di posti in organico di diritto sul totale di posti di sostegno attivati (Basilicata 85,7%, Sicilia 82%, Campania 78%), mentre altre hanno basse percentuali (Marche 46%, Veneto 47,5%, Lazio 49,8%, Lombardia 50%).

Poiché organico di diritto significa continuità didattica e disponibilità per le immissioni in ruolo, un’equa distribuzione dei posti è garanzia di equità nella qualità.

Un altro emendamento potrebbe riguardare, ad invarianza di organico dei Centri Territoriali Permanenti (CTP), appositi itinerari scolastici a favore degli adulti stranieri analfabeti (stimati in circa 200 mila), per i quali attualmente non sono previsti specifici interventi, come se fossero invisibili.

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