Dispersione scolastica, Zuppi: ‘L’emergenza educativa va sempre peggio’.

“L’emergenza educativa va peggio. Va sempre peggio”. È un giudizio netto, senza peli sulla lingua, quello espresso dall’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi, durante un convegno sull’educazione – un seminario dal titolo “Educare-Formare le giovani generazioni oggi” – organizzato lo scorso aprile 2023 a Bologna. E i dati sulla dispersione scolastica elaborati da Tuttoscuola e pubblicati nel numero 632 del mensile confermano le preoccupazioni del presidente della Cei.

Davanti ai rappresentanti delle associazioni professionali che avevano promosso l’incontro – Alfonso Barbarisi dell’Aidu (Associazione Italiana Docenti Universitari), Esther Flocco dell’Aimc (Associazione Italiana Maestri Cattolici), Carlo Di Michele di Diesse (Didattica e Innovazione Scolastica), Ezio Delfino di Disal (Dirigenti Scuole Autonome e Libere) ed Elena Fazi dell’Uciim(Unione Cattolica Italiana Insegnanti, dirigenti, educatori, formatori) – il cardinale Zuppi non si è perso in chiacchere ed è andato dritto al sodo: “Sia l’abbandono scolastico, sia le disuguaglianze sono in aumento. Ci serve una verifica, perché l’emergenza educativa va sempre peggio. E noi non possiamo dire che non ci stavamo”. E poi ancora: “Ci sono tanti giovani che lasciano la scuola. Questo ci deve interrogare tanto. Dobbiamo chiederci perché va peggio. Dobbiamo chiederci: cosa dobbiamo fare per provare a cambiare?”.

Non solo. Zuppi ha messo nel mirino anche l’università: “Quella italiana va un po’ meglio solo della Romania, per quanto riguarda la percentuale di laureati. Perché? Forse le medicine che abbiamo pensato o non le abbiamo prese oppure dobbiamo pensare di fare altro”. Parole che chi non ha ascoltato bene la sua riflessione ha scambiato per un duro attacco politico, vista la presenza al convegno del ministro dell’Istruzione e del merito Valditara, ma che probabilmente erano dirette proprio ai rappresentanti delle organizzazioni promotrici del seminario. Il cardinale Zuppi – rispondendo alle sollecitazioni degli interventi – ha anche rimarcato che “se la scuola viene ridotta a un problema di costo, o al pensiero di arrivare solo allo stipendio, siamo messi male: tradisce sé stessa”.

Altrimenti si corre “il rischio di adottare un criterio aziendalistico anche a scuola, e di metterla sul piano della produttività e dell’efficienza”. E ancora, sottolineando di parlare senza alcuna polemica: “Il merito? Bisogna dare a tutti quanti il merito. È dovere della scuola darlo a tutti. Ma per farlo, bisogna non perdersi nessuno e ci vuole tanto tempo. La scuola sa che per ognuno c’è un merito. E si deve dannare per trovarlo”.

Nel numero 632 di Tuttoscuola abbiamo provato a tradurre in numeri le preoccupazioni del cardinal Zuppi. La dispersione scolastica è una delle principali emergenze al centro delle sue riflessioni. Un atto di accusa verso la scuola che non sa salvare i ragazzi più fragili dall’abbandono del percorso educativo.

Leggi il servizio integrale nel numero 632 di Tuttoscuola

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