A rischio di dispersione. Un seminario ADi

I seminari internazionali dell’ADi (Associazione Docenti italiani), una consolidata consuetudine del sodalizio bolognese fondato nel 1998 da Alessandra Cenerini, proseguono anche con la nuova presidente, Maria Teresa Siniscalco, subentratale nell’incarico nel febbraio 2023 (Cenerini è stata nominata Presidente onoraria).

I seminari ADi, occasioni di incontro e di sensibilizzazione militante della comunità professionale, si sono quasi sempre svolti in presenza. Per questa ripresa delle attività seminariali è stata invece utilizzata la modalità online (su Zoom), che ha comunque consentito una vivace interazione dei partecipanti collegati con gli organizzatori.

Il tema scelto per il seminario, svoltosi il giorno 8 maggio, è “A rischio di dispersione. Sono loro che riusciranno a far cambiare la scuola”. Titolo stuzzicante: chi sono “loro”? La tesi sviluppata nei lavori è che per prevenire e contrastare l’insuccesso scolastico in modo realmente innovativo si debba osservare e ascoltare i bisogni degli studenti partendo proprio da quelli che sono più a rischio di dispersione.

È stato questo il filo conduttore dei diversi interventi, stimolati da Siniscalco, da quello del sociologo  Diego Mesa (“La voce degli studenti: i dati dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo), che ha messo al primo posto tra i desiderata degli studenti la possibilità di scegliere le materie a quella dello scrittore e insegnante Eraldo Affinati, che ha proposto il modello di intervento personalizzato (fino al rapporto uno a uno) sperimentato con successo nelle scuole di italiano per immigrati Penny Wirton, da lui fondate. Camilla Brandao De Souza ha parlato dell’importanza dell’intelligenza emotiva e dell’incontro tra persone, al di là della asimmetria docente-discente.

Interessante e originale l’esperienza presentata da Nick Chambers, CEO della charity inglese Education and Employers, attiva non solo nel Regno Unito (dove si avvale di 81.000 volontari) ma in molti altri Paesi (ora anche in Italia), che ha documentato l’efficacia degli incontri ravvicinati tra gli studenti a rischio e i giovani Neet con professionisti e datori di lavoro.

Sono poi intervenuti Paul Downes, professore di Psicologia dell’Educazione alla Dublin City University ed esperto presso l’Unione Europea di early school leaving, e tre rappresentanti della scuola secondaria Ardcoil La Salle di Dublino, caratterizzata da un’alta concentrazione di studenti a rischio di insuccesso scolastico, che hanno tutti insistito sull’importanza di una didattica personalizzata.

Infine Daniele Barca, dirigente scolastico della scuola secondaria di I grado Mattarella (IC 3 di Modena), in piena sintonia con la linea emersa nel seminario, ha illustrato il percorso attraverso cui la sua scuola è arrivata a trasformare spazi, tempi, gruppi-classe e impostazione delle attività, mettendo la tecnologia al servizio della relazione e di apprendimenti significativi e motivanti per ciascuno dei ragazzi iscritti.

 

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