Disal, aggressione ministeriale ai dirigenti scolastici

Dura reazione della Disal, l’associazione dei Dirigenti delle Scuole Autonome e Libere, alla circolare ministeriale che ha bacchettato i presidi per gli abusi compiuti nel richiedere i contributi scolastici ai genitori.

Arriva la primavera e, come ogni anno, arriva la nota del Ministero sui contributi volontari delle

famiglie alle scuole. Peccato che, mentre la primavera è dolce e gentile, questa volta nella nota c’è proprio una aggressione ai dirigenti scolastici, con tanto di minaccia di ispezioni e provvedimenti“.

Il ministero – accusa la Disal – risponde all’eco di una nota trasmissione televisiva, preoccupandosi che sia ‘danneggiata l’immagine dell’intera amministrazione’ e in questo modo interessandosi ben poco delle condizioni reali della scuola in Italia. Ancora una volta la nota del 7 marzo presenta i dirigenti scolastici come controparte del governo centrale, salvo poi usarli in tutti i modi possibili quando c’è da tappare buchi creati dall’inefficienza ereditata da decenni.

La Disal riconosce che la nota ministeriale è perfetta sul piano giuridico e procedurale, ma comunica la mezza verità che, nascondendo l’altra mezza, non fa equa e corretta informazione. Come stanno le cose sui bilanci – si chiede il presidente dell’Associazione Roberto Pellegatta – con le quali le scuole dovrebbero attuare il diritto all’istruzione?

La scuola – ricorda la Disal – è stata letteralmente prosciugata da ogni tipo di risorse economiche. E  l’utilizzo dei contributi volontari delle famiglie non riguarda più da anni “i livelli qualitativi sempre più elevati” dell’offerta formativa, ma l’offerta di indispensabili prestazioni a garanzia del diritto all’istruzione che lo Stato chiede alle scuole”.