Dirigenti scolastici/1. Parte la trattativa per il contratto

Le confederazioni CGIL, CISL, CONFSAL e CIDA, e i rispettivi sindacali di settore Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals e ANP, che sono le quattro organizzazioni rappresentative dei dirigenti scolastici ammesse al tavolo contrattuale, sono state convocate dall’ARAN il 19 marzo 2009 per l’apertura della trattativa riguardante il contratto nazionale relativo al quadriennio normativo 2006-2009 ed al primo biennio economico 2006/2007.

La convocazione arriva dunque a distanza di quasi 39 mesi dalla scadenza del precedente contratto 2002-2005, e quasi tre mesi dopo l’invio dell’atto di indirizzo, inviato dal governo all’Aran alla fine di dicembre 2008. Gli effetti un po’ assurdi (ma non nuovi) di questi slittamenti si vedono nel capovolgimento della successione logica e cronologica tra i due momenti, quello della contrattazione e quello dell’attuazione dei contratti: i quali contratti finiscono per riguardare non il futuro, ma il passato, sono per così dire a passata memoria, post hoc.

Lo slittamento dei tempi produce anche effetti sulle piattaforme, che risentono del clima generale dei rapporti tra le organizzazioni sindacali. Nel settembre 2007 la Flc Cgil e la Cisl scuola avevano presentato una piattaforma unitaria, dalla quale ora la Flc-Cgil prende le distanze, rimproverando alla Cisl la sottoscrizione dell’intesa del 30 ottobre 2008 sul secondo biennio economico del pubblico impiego (scuola compresa).

Ma c’è un punto sul quale le diverse sigle sindacali convergono, ed è la storica (ormai) richiesta di piena equiparazione economica dei dirigenti scolastici alla altre dirigenze pubbliche.