
Dirigenti scolastici stressati. Quali rimedi?

Il tema dell’eccessivo carico di lavoro per i dirigenti scolastici, oggetto qualche anno fa di un noto dossier di Tuttoscuola(“DIRIGENTI, CHE STRESS. Allarme presidi: troppi alunni e troppe incombenze”), torna al centro dell’attenzione con i risultati di una indagine sul benessere professionale dei dirigenti scolastici italiani, realizzata dal sindacato ANP in collaborazione con l’Università LUMSA e presentata lo scorso 21 maggio al ministro Valditara.
La ricerca, intitolata in modo significativo NO DStress, ha coinvolto quasi 1.800 dirigenti, e ha evidenziato, si legge nella presentazione che si legge nel sito del sindacato, “una situazione di stress professionale cronico e insostenibile che mette a rischio non solo la salute dei dirigenti ma l’efficacia dell’intero sistema scolastico”.
Sul totale degli intervistati il 73% è costituito da donne, l’età media è di 56 anni, il 60,7% dirige istituti dell’infanzia o primaria, il 32% scuole secondarie di secondo grado. Da notare che solo il 42,4% lavora nel Comune dove risiede, e anche questa lontananza dalla propria abitazione è da molti considerato come una ulteriore causa di stress.
Dai dati raccolti risulta che l’85% dei DS contattati dichiara che il proprio lavoro si accumula in modo irregolare, l’80% non riesce a completare per tempo tutte le mansioni assegnate, il 90% lavora quotidianamente a ritmi troppo elevati e addirittura il 99% lamenta di dover deve gestire simultaneamente troppi compiti che richiedono decisioni complesse.
La situazione è peggiorata rispetto a una analoga indagine condotta nel 2018 evidenziando un forte aumento del burnout, dei disturbi del sonno e di sintomatologie depressive. Sempre peggio. Come rimediare a questa situazione?
E’ interessante notare che dal sondaggio emerge la conferma di molte delle proposte avanzate nel dossier di Tuttoscuola (tra le quali introdurre un vero middle management nella scuola, sostenere l’aggiornamento professionale dei DS, modificare i parametri del dimensionamento per aumentare il numero dei DS: qui gli ultimi due Governi sono andati addirittura in senso opposto, con il “ridimensionamento” delle istituzioni scolastiche previsto nel PNRR).
Infatti la ricerca ha individuato cinque misure, indicate come prioritarie dagli stessi dirigenti, che l’ANP ha chiesto al Ministro Valditara di discutere in un apposito tavolo tecnico:
- Istituzione di un middle managementcon deleghe operative precise
- Potenziamento quantitativo e qualitativo del personale amministrativo
- Pianificazione centralizzata delle scadenze e semplificazione burocratica
- Percorsi formativi mirati alle competenze relazionali ed emotive
- Adeguato riconoscimento professionale ed economico della funzione dirigenziale.
I livelli di intervento necessari sono dunque numerosi e tra loro integrati. L’istanza più importante e urgente forse è la prima, anche perché si intreccia con l’annosa e irrisolta questione della carriera degli insegnanti. Governo e sindacati vogliono affrontarla (veramente)?
Per approfondimenti:
– Dossier di Tuttoscuola: “DIRIGENTI, CHE STRESS. Allarme presidi: troppi alunni e troppe incombenze”. 129 competenze del DS, 20 fonti di stress e 5 soluzioni
– Riforma (mancata) della carriera degli insegnanti: come volevasi dimostrare…
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via