Presidi in burnout: peggiorano le condizioni di lavoro. Il fenomeno è più evidente nelle donne
I dirigenti scolastici italiani, già da tempo sotto pressione per le crescenti responsabilità e la complessità del loro ruolo, si trovano oggi a fronteggiare livelli allarmanti di burnout e stress. Un’indagine condotta dall’Associazione Nazionale Presidi (ANP) ha infatti rivelato che le condizioni di lavoro dei presidi sono peggiorate negli ultimi anni, con una particolare incidenza tra le donne. I dati, che riprendono una rilevazione simile effettuata nel 2018, mostrano che i fattori di rischio legati alla salute psicofisica dei dirigenti sono ancora marcati e preoccupanti.
L’allarme delle dirigenti scolastiche
Le evidenze emerse dall’indagine sono chiare: il burnout tra i dirigenti scolastici è un fenomeno diffuso, ma più accentuato tra le donne. Sebbene il fenomeno fosse già evidente nel 2018, oggi i livelli di stress e affaticamento sono ancor più evidenti. Le donne, in particolare, si trovano a dover gestire una molteplicità di compiti, che spesso includono anche la gestione di un carico familiare significativo, accentuando il senso di frustrazione e le difficoltà nel mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale. L’analisi dei dati rivela inoltre che le difficoltà nel pianificare il lavoro e i ritmi di lavoro elevati sono problematiche persistenti, che continuano a compromettere il benessere di chi ricopre la posizione di dirigente scolastico.
Un ruolo sempre più complesso e le sue ripercussioni
Antonello Giannelli, presidente dell’ANP, ha sottolineato l’importanza di questa rilevazione, mettendo in evidenza come la professione del dirigente scolastico sia sempre più complessa. “La crescita delle responsabilità porta inevitabilmente con sé un aumento dei rischi per la salute dei dirigenti”, ha dichiarato. A fronte di questi dati, Giannelli ha rinnovato l’appello all’Amministrazione per affrontare seriamente la questione, come previsto dalla normativa, avviando un confronto per definire linee di indirizzo e criteri generali per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, inclusi gli aspetti legati allo stress lavoro-correlato.
I segnali preoccupanti: le parole degli esperti
Caterina Fiorilli, professore di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università Lumsa di Roma, ha aggiunto un ulteriore elemento di preoccupazione, evidenziando che i segnali di stress tra i dirigenti scolastici sono evidenti e richiedono attenzione urgente. “Il burnout rimane un problema critico e persiste nel tempo. La difficoltà a pianificare i carichi di lavoro e i ritmi troppo intensi continuano a essere fattori di rischio estremamente alti“, ha osservato la docente. “Senza adeguati strumenti di protezione e prevenzione, è difficile invertire il trend negativo dello stato di salute psicofisica dei dirigenti. Se un leader è in difficoltà emotive e professionali, l’intera organizzazione ne risente“, ha concluso Fiorilli.
La necessità di azioni concrete
I dati e le testimonianze raccolte nel corso dell’indagine pongono un’importante riflessione sul futuro della leadership scolastica. La crescente complessità del ruolo di dirigente scolastico, unita alla pressione quotidiana e alla scarsità di risorse per affrontarla, richiede interventi mirati. Se non si interviene con politiche di supporto e strumenti adeguati per la gestione dello stress e per la tutela della salute mentale, il rischio è quello di compromettere non solo il benessere dei dirigenti, ma anche l’efficacia del sistema scolastico stesso.
L’ANP, con il supporto degli esperti, chiede un intervento concreto per garantire che le condizioni di lavoro dei dirigenti scolastici non solo vengano monitorate, ma che vengano anche adottate soluzioni pratiche per migliorare il loro stato di salute e l’efficienza del sistema educativo nazionale.
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