Dirigenti scolastici contro

Abbiamo dato notizia delle difficoltà in cui potrebbero trovarsi i dirigenti scolastici di fronte alle resistenze degli insegnanti a dare attuazione alla riforma, e avevamo anche ripreso un documento del coordinamento nazionale dei dirigenti scolastici di Cgil-scuola, Cisl-scuola e Uil-Scuola nel quale, pur esprimendo critiche su alcuni aspetti della riforma, si confermava l’impegno a dare corretta attuazione alle norme.
Ma i dirigenti scolastici non sono tutti uguali e, in particolare, un gruppo coordinato in rete a Roma sta prendendo posizione contro con una serie di iniziative per guidare collegi docenti e consigli di istituto verso decisioni tese a impedire in buona parte l’attuazione del decreto di riforma.
La strategia adottata è quella di portare i diversi organi collegiali a pronunciarsi difformemente da quanto previsto dal decreto o dalla circolare applicativa, rendendo così formalmente vincolanti quelle pronunce per tutti gli insegnanti.
Sono sostanzialmente tre i punti di attacco dei dirigenti in rete dei distretti XIV e XV di Roma: affermare la collegialità e la pariteticità dei docenti e frantumare, quindi, la funzione tutoriale su tutti gli insegnanti; considerare la non prescrittività delle Indicazioni nazionali (allegati e parte integrante del decreto 59/2004) e mantenere in funzione i vecchi programmi didattici di insegnamento; non adottare libri di testo che contengono nuovi contenuti disciplinari derivanti dai Piani di studio della riforma.