Dirigenti, la mancanza di una politica di qualità

Certamente la prospettiva di consentire alle scuole di esplicitare i loro fabbisogni specifici richiederebbe un notevole impegno nella direzione della costruzione di una dirigenza autorevole. La tanto enunciata politica di valorizzazione del merito è stata più volte contraddetta da provvedimenti che nel reclutamento della dirigenza scolastica hanno privilegiato, in coerenza anche alle promesse elettorali, le procedure straordinarie per i presidi incaricati.
Infatti, con la legge 28 dicembre 2001, n.448 il Governo, in presenza di un bando di concorso che all’interno di una unica procedura di selezione prevedeva un accantonamento del 50% dei posti messi a concorso per i docenti con una esperienza almeno triennale come presidi incaricati, ha proceduto allo scorporo, prevedendo l’indizione del corso-concorso riservato per i docenti che avevano ricoperto per almeno un triennio la funzione di preside incaricato, rispetto al corso-concorso ordinario. Nell’ottobre 2002 è stata avviata, ed oggi conclusa, la procedura di reclutamento semplificata per 1500 posti, sul quale ha gravato un ricco contenzioso che ha fatto da preludio alla recente disposizione legislativa che ha previsto un altro concorso riservato per i presidi incaricati in possesso anche di un solo incarico di presidenza.
La procedura del concorso ordinario, viceversa, per i restanti 1500 posti è stata avviata da poco e solo in questi giorni si stanno completando le procedure di selezione degli ammessi alla prova scritta.
Il ritardo oltre ad incidere negativamente sulle scuole autonome che si sono ritrovate prive di dirigenti scolastici, ha determinato una forte pressione sul Parlamento da parte di chi nel frattempo ha maturato un’esperienza di preside incaricato. Una recente disposizione legislativa, infatti, ha previsto un altro concorso riservato per i presidi incaricati in possesso anche di un solo incarico di presidenza.
Insomma il ritardo che si è registrato sull’apertura delle procedure concorsuali è la testimonianza che non si è investito sulla dirigenza scolastica all’interno di politiche di sviluppo di tutte le risorse umane e professionali della scuola.