Dirigenti in piazza per stipendi inadeguati

Appuntamento al Miur per mercoledì 9 alle 11

I dirigenti scolastici protestano, domani alle 11, davanti al Ministero dell’Istruzione, per “l’incoerenza di un Governo che a parole li indica come figure centrali per la riforma della scuola e nei fatti taglia le loro retribuzioni, già del tutto inadeguate rispetto alla complessità delle funzioni svolte e molto lontane dal resto della dirigenza pubblica“. È quanto si legge in una nota della Cisl Scuola.

A organizzare la manifestazione sono i sindacati scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, insieme ai rispettivi coordinamenti della dirigenza scolastica, e sono attesi manifestanti provenienti da tutte le regioni d’Italia.

I sindacati, che chiedono che una delegazione dei manifestanti sia ricevuta insieme a loro dai vertici del Miur, preannunciano anche un possibile inasprimento delle iniziative se le ragioni della protesta non troveranno risposte convincenti.

Si trascina da anni – spiega ancora la nota – con un palleggio infinito di responsabilità fra ministeri, la vicenda delle decurtazioni subite dal fondo unico nazionale, da cui si attinge per i contratti regionali che devono stabilire la quota di stipendio dei dirigenti cosiddetta ‘variabile’ (posizione e risultato). Un danno al quale avrebbe dovuto rimediare uno stanziamento previsto dalla legge sulla Buona scuola, ma sulla cui gestione si stanno manifestando incredibili incertezze e ritardi, tanto da impedire la quantificazione delle risorse relative all’anno scolastico da mesi avviato. Una situazione che si è fatta intollerabile, anche perchè nel frattempo sui dirigenti scolastici si stanno moltiplicando oneri e incombenze di vario genere, con una fortissima esposizione a responsabilità pesanti soprattutto in ordine alla sicurezza, mentre continua un ricorso diffuso all’affidamento di scuole in reggenza“.