Diplomifici/1. Il Governo (con i suoi tempi) fa sul serio. Ma serve di più

29 luglio 2023: esce il dossier di Tuttoscuola dal titolo Maturità: boom di diplomi facili”, che svela con numeri inoppugnabili un fenomeno che purtroppo esiste da sempre, ma che ha assunto proporzioni inaspettate, e chiaramente incontrollate: “ecco la mappa del mondo dei diplomifici, poche “mele marce” ben nascoste nella grande pancia della scuola paritaria, che invece svolge nel complesso un servizio pubblico insostituibile per il Paese”, scrivevamo. Tutti i principali media nazionali e locali danno ampio spazio alla nostra inchiesta.

Il Ministero dell’istruzione e del merito è molto reattivo, e in un comunicato diffuso poche ore dopo afferma che “In merito all’indagine di Tuttoscuola sul fenomeno dei “diplomifici” dal titolo «Maturità: boom dei diplomi facili», il Ministero dell’Istruzione e del Merito avvierà una indagine ispettiva. Nel frattempo, sarà bandito a breve un concorso per il reclutamento di 146 ispettori che porterà a saturare l’organico attuale (190 Posti). Sotto il profilo normativo, verranno valutati alcuni correttivi che diano più strumenti in sede ispettiva per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità. Si sta anche lavorando per inserire nella legge di Bilancio risorse idonee per incrementare ulteriormente l’organico dei dirigenti tecnici”. Dimostrando così di voler prendere il toro per le corna adottando un’azione “a tolleranza zero” per sradicare il fenomeno.

Scriveva Tuttoscuola in quel dossier ricco di dati estratti certosinamente dal Portale dati del MIM ed elaborati: “C’è un “sistema” opaco all’interno del sistema di istruzione pubblico. E’ in costante espansione. L’anno scorso oltre 30 mila studenti si sono spostati dalla scuola statale alla paritaria nel passaggio dalla quarta alla quinta delle superiori: circa un terzo si sono rivolti a 92 istituti paritari (su 1.423), che hanno avuto, come ogni anno, un’esplosione di iscritti. 82 sono in Campania, 6 nel Lazio e 4 in Sicilia. Ma gli studenti che lì vanno a prendere il titolo provengono da tutta Italia, alimentando un vero e proprio “turismo da diploma”. E così evadono l’obbligo di frequentare almeno tre quarti delle lezioni”. Lo scandalo è diventato di patrimonio pubblico, e viene ulteriormente approfondito del secondo dossier che Tuttoscuola pubblica a fine agosto del 2023, intitolato “Il gran bazar dei diplomifici. I luoghi, il business, le scappatoie”.

6 dicembre 2023: il Ministero annuncia un “Piano straordinario di vigilanza e misure ad hoc”, tra le quali “l’intensificazione dei controlli da parte dei collegi ispettivi. Questi ultimi stanno accertando, in particolare presso alcune realtà della Campania, del Lazio e della Sicilia, il possesso dei requisiti di legge per il riconoscimento e il mantenimento dello stato di scuola paritaria, verificando tra l’altro che gli studenti frequentino con regolarità le attività didattiche”. Scattano le ispezioni e a giugno 2024 il ministro comunica l’avvio della procedura per la revoca della parità nei confronti di 54 dei 71 istituti paritari ispezionati. Ma gli istituti coinvolti reagiscono, si difendono (come è loro diritto) e Consiglio di Stato e Tar, di fronte a una normativa piena di lacune, danno spesso loro ragione, almeno in punta di diritto.

28 marzo 2025 (a un anno e 8 mesi dallo scandalo e dal primo comunicato ministeriale): “Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge” che contrasta “il fenomeno dei diplomifici che in un anno ha fatto registrare un incremento delle revoche della parità del 10%”.

Con la modifica del quadro normativo le armi del Ministero potrebbero risultare meno spuntate, mentre il MIM – con i suoi tempi – segna i primi passi per il concorso per Dirigenti tecnici. Mentre di “incrementarne ulteriormente l’organico” non si vede traccia.

Per approfondimenti:

– Lotta ai diplomifici (che continuano a vivere): che intende fare il Parlamento?
– “Maturità: boom di diplomi facili
– “Il gran bazar dei diplomifici. I luoghi, il business, le scappatoie
– il comunicato di questa estate del Ministero: “In merito all’indagine di Tuttoscuola, via alle ispezioni”

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