Diplomati magistrali ex-Gae: un’intricata matassa per Bussetti

Questa potrebbe essere la settimana decisiva per conoscere finalmente quale soluzione il ministro dell’istruzione Bussetti intende dare all’intricata questione dei diplomati magistrali esclusi dalle GAE.

Bussetti ha dichiarato di avere inviato a Palazzo Chigi la sua proposta di decreto per la condivisione da parte della Presidenza del Consiglio.

Ha anche dichiarato che, contrariamente a talune ipotesi che erano circolate nei giorni scorsi, non ci sarà una terza graduatoria, una specie di “GAE bis” costruita su misura per gli esclusi.

Un punto fermo sul quale il neoministro insiste è il rispetto della sentenza del Consiglio di Stato, con conseguente esclusione dalle GAE dei vecchi diplomati già registrati con riserva; una posizione che ha provocato la vibrata protesta dei soggetti sindacali che, più di altri, si sono adoperati nella difesa totale dei diplomati magistrali ante 2001-2002.

Bussetti ha anche cercato di tranquillizzare le maestre, assicurando che per loro, in qualche modo, ci sarà un salvataggio. Come?  Come contemperare anche i diritti dei laureati e dei vecchi legittimi iscritti nelle GAE di scuole dell’infanzia e della primaria?

Le tante promesse elettorali che forse hanno illuso le aspettativepiù o meno legittime di decine di migliaia di persone ora vengono al pettine, e le delusioni di molti potrebbero essere dietro l’angolo, scaricando le responsabilità sull’ultimo arrivato che ha soltanto la colpa di far parte della maggioranza che, forse per un pugno di voti in più, ha promesso la luna.

Al ministro Bussetti è stata passata questa patata bollente: uscire dignitosamente dalla critica situazione con poche ammaccature sarebbe per lui un successo.

Una prova del fuoco non da poco.