Dieci anni di scuola statale in Italia

Il ministero dell’istruzione ha messo in linea la pubblicazione “10 anni di scuola statale: a.s. 1998/99-a.s. 2007/08 – Dati, fenomeni e tendenze del sistema di istruzione ” che riporta e commenta le principali serie storiche del sistema di istruzione, rilevando dati dell’ultimo decennio sugli alunni, le classi, gli organici, il personale, le scuole.

I numerosi dati, riportati ed elaborati in tabelle e grafici, oltre che nei valori complessivi, sono riportati per settore scolastico e per territorio geografico e regioni.

Si tratta di un lavoro notevole, particolarmente interessante per capire fenomeni, tendenze e prospettive del sistema di istruzione.

Tra i tantissimi dati che meritano attenzione e valutazione anche da parte dei decisori politici vi è quello dell’andamento della popolazione scolastica che è specchio delle variazioni demografiche nazionali.

Nel decennio considerato si è determinata una specie di linea di demarcazione: dal centro in su vi è stato un aumento generalizzato di alunni; dal centro in giù tutte le regioni hanno perso iscritti.

Le variazioni sono dipese da due fenomeni: da una parte, l’immigrazione straniera verso le regioni settentrionali e  centrali, dall’altra, il calo di nascite nelle regioni meridionali e insulari.

Il Sud e le Isole nel decennio hanno perso rispettivamente, si osserva nel commento dell’opera, 162 mila e 73 mila. Un totale che supera l’attuale popolazione scolastica della Sardegna. Se i 235 mila studenti in meno fossero stati tutti sardi, oggi l’intera isola non avrebbe né alunni, né scuole né docenti. Alunni in meno, classi chiuse, calo di organici che si sono distribuiti, invece, in tutte le regioni del Sud e delle Isole.

L’opera è a cura della Direzione Generale per gli Studi e la Programmazione e per i Sistemi Informativi del MIUR. Attraverso questo link, è possibile acquisire il file (3,5 Mb) dello studio.