Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Dieci anni di crescenti presenze straniere nelle scuole italiane

Solamente dieci anni fa gli alunni stranieri nelle scuole italiane, statali e non statali, erano 50 mila; l’anno scorso erano diventati più di sette volte tanto (361 mila).
Rispetto alla popolazione scolastica rappresentavano, allora, lo 0,56%, cioè uno straniero ogni 179 alunni iscritti nelle nostre scuole. L’anno scorso erano il 4,20% dell’intera popolazione scolastica nazionale, che è come dire che vi è uno straniero ogni 24 alunni.

All’inizio dell’ultimo decennio l’aumento annuo di alunni stranieri era dell’ordine di 10-15 mila unità; poi è passato a 25-30 mila unità, per raggiungere ultimamente una quota di incremento annuo superiore alle 50 mila unità.

Nell’ultimo quadriennio il numero di alunni stranieri è complessivamente raddoppiato, ma se si esamina la loro presenza negli istituti superiori, si rileva che l’aumento, pari ad una volta e mezzo il valore del 2001-2002, è stato il più alto tra tutti i settori scolastici, a dimostrazione del fatto che è in atto una scolarizzazione consolidata di alunni stranieri presenti da tempo nel nostro Paese.

Se si considera l’evoluzione del fenomeno migratorio solamente nell’ultimo biennio (da 232 mila a 361 mila), è facile verificare come l’incremento sia stato superiore al 50%, con l’eccezione degli istituti superiori che hanno sfiorato un aumento dell’80% in soli due anni.
La presenza di alunni stranieri nelle scuole italiane ha un dato particolare: è avvenuta in tempi rapidissimi e, a volte, in modo convulso, impedendo alle scuole e alle comunità locali di assorbire gradualmente il fenomeno, di programmare adeguate misure di sostegno, di formare il personale scolastico, di considerare come conquista l’intercultura, di interiorizzare il valore dell’integrazione.

Forgot Password